Aldo Di Tommaso
Cronaca

"Damiano? Una tigre sul set". Vitali, dal frontman dei Måneskin ai grandi maestri del cinema

L’attore riminese ripercorre la sua brillante carriera e racconta la sua esperienza sul set del videoclip . Next Summer, dove ha interpretato un poliziotto penitenziario lavorando accanto alla rockstar

Leonardo Vitali, a sinistra, con Damiano David nel videoclip di Next Summer

Leonardo Vitali, a sinistra, con Damiano David nel videoclip di Next Summer

Rimini, 2 marzo 2025 – C’è un po’ di Rimini nel nuovo videoclip di Next Summer, il brano che segna il ritorno da solista di Damiano David. Il frontman dei Måneskin, con il suo carisma inconfondibile e la voce graffiante, porta in scena una storia intensa e viscerale, affidata alla regia dei talentuosi YouNuts!. In questa piccola opera cinematografica – ambientata in un carcere italiano - accanto a lui (nel ruolo di un detenuto) troviamo il 29enne riminese Leonardo Vitali, attore e professionista del mondo del cinema, nei panni di un poliziotto della penitenziaria.

Vitali, come è stato entrare nel mondo di Damiano David e interpretarlo attraverso le immagini?

"Mi è piaciuto molto l’aspetto cinematografico del progetto. Lui? Sempre disponibile. Ha un portamento deciso e carismatico, con un tocco di fierezza che lo distingue, nel senso più positivo del termine. Ha quella spinta interiore che solo i veri artisti possiedono".

Damiano è un performer con una presenza scenica straordinaria. Sul set, c’era qualcosa di particolare nel suo modo di lavorare?

"Una buona dose di talento nella prossemica. Quando entra in una stanza, come una tigre, te ne accorgi subito, ha una forte presenza scenica. Se parliamo di Damiano attore, brilla già di una luce preziosa".

Un videoclip non è solo musica, ma una piccola opera cinematografica ricca di aneddoti e momenti speciali? Può raccontarne uno?

"Quando in un momento di pausa dalle riprese, Damiano mi ha chiesto di scattare una foto insieme e lì, vestiti così, io da poliziotto e lui da detenuto, ci siamo resi conto che sembravamo due ragazzini. Ci ha fatto molto sorridere".

Leonardo Vitali non è solo il volto di un videoclip, ma un artista con una sua storia. Se dovesse raccontarla con tre immagini della sua carriera, quali sarebbero?

"Il progetto con Michael Mann in Ferrari, uno dei più lunghi a cui ho partecipato. Il lavoro con Vince Gilligan, il creatore di Breaking Bread. E poi l’esperienza con Luca Guadagnino, nel film Queer tratto da un romanzo di Burroughs, nel quale ho collaborato con Daniel Craig".

Come vede oggi il cinema italiano?

"Il cinema italiano attraversa un momento di cambiamento generazionale. Emergere, in questo mondo, per un giovane non è facile. E poi dietro le quinte ci sono persone straordinarie che spesso restano nell’ombra. Non va dimenticato che il cinema non è solo il volto che appare sullo schermo, ma tutto il lavoro che c’è dietro".

Quali sono i suoi progetti?

"Sto lavorando all’impaginazione della biografia del fondatore del Classic club di Rimini e nel frattempo, cerco di muovermi nel cinema a Roma, anche se non è facile. Il mio obiettivo? Continuare a crescere e trovare nuovi spazi in cui esprimermi".