"Difficile gestire i flussi, serve responsabilità"

Ieri il primo tavolo tecnico presieduto dal questore di Rimini, Francesco De Cicco, per organizzare le prossime manifestazioni .

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Un lungo tavolo tecnico, quello presieduto ieri mattina dal questore Francesco De Cicco. Il primo di una lunga serie che accompagnerà le prossime settimane e a cui parteciperanno tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine. Ma a cui, dice De Cicco, deve per forza accompagnarsi il senso di responsabilità di tutti.

Come funzionerà la sicurezza?

"La pianificazione sarà pressochè quotidana. Abbiamo una serie di eventi che vanno da Rimini a Cattolica, e anche in altri comuni che hanno organizzato serate e concerti. Ci saranno ovviamente dei servizi mirati nelle aree destinati agli eventi, e anche la concentrazione di uomini sarà in proporzione al ‘rischio’. Gli agenti verranno dislocati in base alle criticità e via via individueremo i punti sensibili. Ma sono strategie che dovranno per forza essere messe in atto strada facendo. Ci saranno quindi ordinanze di volta in volta, in base agli eventi".

Con quanti uomini in più?

"Sappiamo che arriveranno, ma non abbiamo ancora nessuna certezza sui numeri. Ovviamente tutte le forze dell’ordine metteranno in campo quante più unità possibili. Gestire gli eventi sarà la cosa meno difficile, altra cosa sarà invece per la movimentazione".

Si spieghi.

"La gente si muove a prescindere dagli eventi, a prescindere dalla Notte Rosa o da Radio Deejay, oggi (ieri per chi legge, ndr) l’autostrada era già intasata. E’ la movimentazione sfugge al controllo. Nel momento in cui parliamo, stanno arrivando ‘assembramenti’, con i treni, gli autobus, molti arrivano già ‘assembrati’. L’evento, ripeto, è organizzato quindi è prevedibile e noi ci muoviamo di conseguenza, pianificando a tavolino. E’ invece ciò che non è organizzato che sfugge al controllo. Questa è la difficoltà principale, non puoi controllare i flussi che sono continui e prescindono dagli eventi. E basta guardarsi in giro per accorgersi che sono già cominciati. Nè si può pretendere di mettere una divisa a ogni angolo di strada".

E allora?

"E allora il resto viene rimesso alla responsabilità dei singoli. Non è un’estate come tutte le altre, c’è il coronavirus, serve che la gente e i giovani soprattutto si rendano conto dei rischi che si corrono e che non è difficile evitare. Ognuno insomma deve fare il suo. Basta che le persone usino le mascherine. Come si controllano i flussi? Così, mettendosi la mascherina quando non si può stare a distanza di sicurezza. Non mi sembra un gran sacrificio quando si tratta di salvaguardare la propria salute e quella degli altri. Serve un normale senso civico di responsabilità da parte del singolo cittadino, degli operatori economici, di chi è impegnato nel trasporto delle persone.

Alessandra Nanni