Distretto economico speciale a San Marino I dubbi del sindacato: "È un rischio per il Paese"

Il progetto di legge per istituire a San Marino il distretto economico speciale (Des), avviato alla prima lettura consiliare, non convince la Csdl. "Il progetto – ragiona il segretario generale del sindacato, Enzo Merlini – sarebbe rivolto al settore turistico, con l’intento di ospitare in territorio cittadini facoltosi per un periodo massimo di 5 mesi all’anno. L’investimento previsto per la società di gestione dovrà partire da una somma di 50 milioni, che diventerebbero 200 entro sei anni, mentre l’investimento complessivo dovrà ammontare a non meno di 300 milioni. Questa cifra, va rilevato, corrisponde al nostro Bilancio dello Stato. Un investimento così elevato concentrato prevalentemente nelle mani di un solo soggetto è un serio rischio per il Paese". Il Des è nato (anche) da un’idea del miliardario spagnolo Enrique Banuelos de Castro, che sul Titano ha costituito una società. Un progetto che porterebbe alla nascita a San Marino di un paradiso per vip. Ma non mancano le perplessità, a partire da quelle dell’opposizione (Libera ha presentato 400 emendamenti) e ora anche da parte della Csdl. "In Italia ed Europa – continua Merlini – questi progetti riguardano zone depresse: anche il nostro Paese lo è? Stando agli annunci del Governo sulla solidità del bilancio ed il debito sotto controllo, non parrebbe".