CronacaRimini, dona un rene alla moglie malata. "L'ho fatto per egoismo"

Rimini, dona un rene alla moglie malata. "L'ho fatto per egoismo"

Autorizza il trapianto per curare la donna. "Ho pensato come sarebbe stata la mia vita senza di lei"

Stefano Ambrosini e la moglie Emanuela Mambelli durante una vacanza

Stefano Ambrosini e la moglie Emanuela Mambelli durante una vacanza

Rimini, 26 ottobre 2021 - Si è fatto togliere un rene per donarlo a sua moglie. Un gesto di grande generosità. "Ma no, ho pensato a cosa sarebbe stata la mia vita senza mia moglie, che ha sempre fatto la moglie. Il mio è stato un gesto di egoismo".

La butta sull’autoironia Stefano Ambrosini, 66 anni, pensionato, ex titolare della ferramenta Cita, marito di Emanuela Mambelli, 64, spostati dal 1981, due figli e due nipotine. Sono passati 4 giorni dal doppio intervento di trapianto al Sant’Orsola di Bologna fatto dal dirigente di chirurgia generale Matteo Ravaioli.  

Partiamo dall’inizio? "Qualche anno fa mia moglie, ex maestra elementare, ha scoperto di avere un’insufficienza renale. Avrebbe dovuto sottoporsi a dialisi, prima o poi". Quindi? "Ci siamo consultati con il dottor Ravaioli e successivamente tra noi in famiglia. C’erano due possibilità". Quali? "L’espianto da cadavere o da vivente. Ma per la prima, la donazione classica, non c’erano certezze sui tempi". A quel punto cosa avete fatto? "In realtà ci eravamo mossi già da circa un anno, verificando anzitutto la compatibilità". Che, visto l’esito attuale, evidentemente c’era. "C’era sia per me che per nostra figlia, ma non ci è neppure passato per la testa che fosse lei, trentenne con due bimbe piccole, a donare. Io non risultavo compatibile al 100%, ma oggi con la terapia farmacologica, si riesce a escludere il rischio di rigetto dell’organo trapiantato". Perché l’operazione chirurgica proprio ora? "Di recente è venuto fuori che mia moglie sarebbe dovuta entrare in dialisi nel giro di qualche decina di giorni". I due interventi sono stati fatti in contemporanea? "Esattamente, perché espianto e impianto vanno effettuati più rapidamente possibile". L’operazione risale a venerdì, siete ancora in ospedale? "Sì, anche se in reparti diversi, io in Chirurgia, lei in Nefrologia. Ci sentiamo e vediamo con le videochiamate". Come sta con un rene solo? "All’inizio avevo dolore, ora va meglio. Nel fine settimana dovrebbero dimettermi. Emanuela resterà ancora 10 giorni. Ma..." Dica. "Raccontiamo la nostra storia per invitare le persone che sono in condizione di farlo a donare". La prima cosa che farà con sua moglie? "Andremo al ristorante. Mia moglie non poteva più mangiare proteine, carne e pesce. Vogliamo rifarci".