Rimini, aveva donato un rene al nipote. Ora ha corso la mezza maratona

Ha partecipato alla gara con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico nei confronti della donazione di organi da vivente

Sergio Lotti, donatore di rene, ha partecipato alla mezza maratona di Rimini

Sergio Lotti, donatore di rene, ha partecipato alla mezza maratona di Rimini

Rimini, 27 settembre 2020 - A marzo, nel pieno della pandemia, ha donato un rene al nipote che ne aveva bisogno e ieri ha corso la mezza maratona a Rimini con l'obiettivo di sensibilizzare il pubblico nei confronti della donazione di organi da vivente. Protagonista un sessantenne romagnolo, Sergio Lotti, che col suo gesto a marzo salvò la vita al nipote riminese.

"Ho alternato la corsa alla camminata, e sono arrivato neanche tanto stanco", ha detto al termine della corsa 'Rimini-Verucchio Epica'. "Sono molto entusiasta - ha aggiunto -. In questi giorni ho visto mio nipote, che è un giovane imprenditore, e sono contento che stia sempre meglio". Lotti vive in Lombardia ma va spesso in Romagna a trovare la famiglia.

La 37esima edizione della 'Rimini-Verucchio Epica' si è svolta con una formula inedita a causa della pandemia Covid-19, visto che i partecipanti potevano iscriversi e correre separatamente tra giugno e settembre. Lotti ha corso accompagnato da una cugina con partenza dalla collina di Covignano, a Rimini, e arrivo nel centro di Verucchio.

"In Italia nel 2019 gli organi donati da viventi erano il 20% del totale. In altri Paesi è molto più alta", ha sottolineato l'uomo. La sua campagna di sensibilizzazione comunque non si ferma e punta ad altri eventi sportivi, anche all'estero.

"Il mio obiettivo - ha detto Lotti - è partecipare l'anno prossimo, Covid permettendo, alla maratona di Gerusalemme e a quella del Circolo polare artico in Norvegia, a Tromso".