Dpcm Natale: frazione divisa fra tre Comuni. I sindaci scrivono a Conte

Gnassi, Parma e Garbuglia si mobiltano per 'ricongiungere' le famiglie di San Vito: "Consentire spostamenti almeno all'interno della stessa provincia"

Riunioni familiari nel mirino del Dpcm di Natale

Riunioni familiari nel mirino del Dpcm di Natale

Rimini, 10 dicembre 2020 - È partita questa mattina la lettera con cui i sindaci Andrea Gnassi (Rimini), Luciana Garbuglia (San Mauro Pascoli) e Alice Parma (Santarcangelo) chiedono al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, la possibilità di spostamento tra Comuni nei giorni delle festività natalizie.

Gimbe Coronavirus, contagi e ricoveri in Emilia Romagna e Marche - Covid oggi: bollettino Coronavirus 10 dicembre. Dati e contagi Italia ed Emilia Romagna

Una richiesta che riguarda in particolare il caso della frazione di San Vito, divisa tra i tre Comuni dai quali è partita l’iniziativa. Nella lettera i sindaci sottolineano “la presenza di numerose frazioni con poche centinaia di abitanti ciascuna”, per cui “i residenti, in molti casi, sono lontani dai propri familiari qualche decina di metri, ma la presenza di un confine con un altro Comune impedisce loro, di fatto, di celebrare le prossime festività assieme ai propri cari”.

Anche a nome “di tanti Comuni più piccoli e isolati dei nostri”, Gnassi, Garbuglia e Parma chiedono quindi al presidente Conte “di consentire la possibilità di spostamento, anche nei giorni delle prossime festività natalizie, tra Comuni della stessa Provincia e auspicabilmente anche tra Province limitrofe della stessa Regione”.

Pur comprendendo e condividendo l’intento del Dpcm del 3 dicembre 2020 di limitare al massimo spostamenti e assembramenti, “per scongiurare le grandi riunioni familiari a cui siamo abituati riteniamo più che sufficiente mantenere il limite delle 6 persone per abitazione, così da consentire il ricongiungimento solo e soltanto ai nuclei familiari ristretti". Augurando al presidente Conte “il miglior proseguimento del suo difficile lavoro in questi mesi particolarmente duri per il nostro Paese”, i tre sindaci attendono ora un riscontro in merito alla loro richiesta, inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Stefano Bonaccini.