Droga dello stupro dall’Olanda: assolto

Ex militare dell’Aeronautica accusato di importare sostanze illegali: per il giudice il fatto non sussiste

Era accusato di aver fatto parte di una rete di malviventi che importava dall’estero, specialmente da Olanda, Cina, Polonia e Canada, farmaci illegali, sostanze stupefacenti e prodotti chimici come il Fentanyl, il Gbl (la cosiddetta ’droga dello stupro’), catinoni sintetici e benzodiazepine oltre ad eroina ad altissima concentrazione. Il gup del tribunale di Roma ha però assolto un riminese di 60 anni, Stefano Bruzziches, militare in congendo dell’Aeronautica Militare, incensurato, il quanto il fatto non sussiste.

Tra novanta giorni sarà possibile conoscere le motivazioni della sentenza, ma nel frattempo gli avvocati che hanno difeso Bruzziches, Gabriele Bordoni e Massimo Cerbari, esprimono "soddisfazione per la conclusione positiva della vicenda". Il riminese aveva scelto di seguire la strada del rito abbreviato. Erano state 28 le persone coinvolte nella maxi inchiesta condotta dai carabinieri del reparto operativo per la tutela della salute. La maggior parte di loro ha patteggiato, mentre sono state solamente tre le persone assolte, tra cui appunto Bruzziches.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, l’uomo sarebbe stato il destinatario di quattro scatole contenenti pericolosi catinoni sintetici provenienti dall’Olanda. I catinoni sintetici sono sostanze strutturalmente analoghe al catinone, una molecola psicoattiva presente in natura nella pianta del Khat. Dagli anni 2000 in poi le sostanze sono apparse sul mercato clandestino europeo per uso a scopo ricreativo. Tra i più diffusi vi sono sono il mefedrone ed il metilone, che si presentano in pasticche o sotto forma di polvere bianca. I pacchi ordinati partivano dall’Olanda e, stando a quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, viaggiavano attraverso corriere espresso per poi essere recapitati a Rimini.

Il blitz era arrivato nell’ottobre del 2021 al termine di una lunga e complessa indagine che aveva tenuto impegnati i carabinieri per diverse settimane. Grazie al costante monitoraggio dei negozi virtuali presenti specialmente sul dark web ed all’individuazione dei canali di importazione, i militari dell’Arma hanno potuto rintracciare oltre 290 spedizioni verso persone dedite all’importazione di droghe e sostanze stupefacenti, per un volume di affare stimabile in circa 4milioni e 800mila euro.

Tra coloro finiti al centro dell’inchiesta vi erano persone appartenenti al mondo della criminalità, un medico odontoiatra, un avvocato, un funzionario di un ente locale, un insegnante di scuola media (anche lui assolto), oltre a Claudia Rivelli, 71 anni, attrice e sorella di Ornella Muti, che ha patteggiato una pena di un anno e cinque mesi.