Eolico, sindaci dal ministro. Tonielli: "No all’impianto"

Sindaci e parlamentari emiliano-romagnoli si oppongono al maxi impianto eolico tra Montefeltro e Toscana. Ministro dell'Ambiente apre a tavolo tecnico per valutare impatti ambientali e economici.

Sindaci e parlamentari emiliano romagnoli hanno incontrato ieri il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per contrastare l’arrivo del maxi impianto eolico tra il Montefeltro e la Toscana. Picchetto Fratin ha ascoltato gli amministratori locali. "La trasformazione di quell’area in un complesso industriale eolico formato da circa 60 aerogeneratori di grandissima taglia – dice Fabiano Tonielli, sindaco di Casteldelci – avrebbe impatti sull’ambiente e sulla stabilità dei versanti e andrebbe a penalizzare moltissimo in percorso di valorizzazione turistica della zona". Considerato l’interesse di due regioni confinanti, Emilia Romagna e Toscana, il ministro si è reso disponibile a convocare un tavolo tecnico con tutti gli interessati per definire una linea comune. "Ringrazio il ministro per la disponibilità all’incontro – continua Tonielli – Abbiamo parlato di sviluppo armonico del territorio della Valmarecchia, delle nostre aree naturali protette. Abbiamo presentato un dossier per far capire come l’impianto eolico industriale possa essere pericoloso per il fragile assetto idrogeologico dell’area e dannoso per l’economia locale. La disponibilità del ministro alla costituzione di un tavolo tecnico tra regioni darà la possibilità di soppesare in modo scientifico ogni aspetto, per conseguire gli obiettivi di salvaguardia evidenziati anche dall’Unione dei comuni Valmarecchia".

"Sarebbe un errore proseguire su questa strada – dice il parlamentare Jacopo Morrone (Lega) – Ci aspettiamo che, dopo il parere negativo della Regione Emilia Romagna, la Toscana receda dal parere favorevole già dato. Serve l’impegno della giunta Bonaccini per sensibilizzare la giunta toscana a non proseguire col progetto. Potrebbero esserci ricadute forse irreversibili sul territorio. La strada percorribile è oggi quella di un Tavolo di confronto fra le due Regioni e il ministero per definire una linea comune".

r. c.