Esodo, vacanzieri bloccati sulla A14: "Sette ore in coda per raggiungere Rimini"

L'inizio delle ferie si trasforma in un'odissea nello strazio: "E’ stato un viaggio allucinante. Eravamo fermi già a Bologna"

Rimini, 7 agosto 2022 - Sette ore. Quante cose si possono fare in sette ore? Nel caso dei vacanzieri che ieri hanno scelto l’A14 per trasferirsi in Riviera, una sola: attendere. Attendere in auto, in coda sotto il sole, con il caldo che arroventa il ferro dei veicoli mentre a passo d’uomo si procede lungo la dorsale Adriatica. E si aspetta, appunto. Prima a Bologna, poi a Ravenna, a Forlì, Cesena e infine a Rimini. Duemilaventidue, questa è l’odissea nello strazio di migliaia di Ulisse che con il fazzoletto in mano per asciugarsi il sudore dalla fronte, di prima mattina ieri hanno cominciato un viaggio verso le tante Itaca disseminate lungo la costa.

Tra le 8 di mattina e le 11 l’autostrada Adriatica ha registrato rallentamenti e lunghe co
Tra le 8 di mattina e le 11 l’autostrada Adriatica ha registrato rallentamenti e lunghe co

Esodo di massa

La strada scotta già sul mare di asfalto delle 8 di mattina. Lì dove in certi casi sono già quattro ore che da Como, da Padova, Treviglio, Udine e tante altre città del Nord Italia si trova chi pur di raggiungere il mare ha sfidato una giornata nera, come il bollino preventivato alla vigilia dell’esodo di agosto. Erano neanche le 7 quando il viaggio di Joshua e Andrea è cominciato "da Padova" a bordo di un’auto Blablacar per raggiungere Loreto "e siamo ancora qui", commentano stremati i due ragazzi all’area di servizio Montefeltro Ovest, nel tratto di autostrada tra Rimini e Riccione. Completamente fermi a Bologna, poi rallentati a Forlì prima e a Cesena dopo: "è stato un viaggio allucinante e non è ancora finito", dicono entrando nell’autogrill – oasi di salvezza per centinaia come loro – alle 11 e mezza per prendere un caffé e sgranchirsi le gambe.

Primi ostacoli

Come schiacciati tra Scilla e Cariddi, nella prima giornata da bollino nero degli ultimi due anni, gli automobilisti si sono scontrati con le code già nel capoluogo di regione. "Incidenti e code" i nemici sulla strada di Bologna, con il raccordo autostradale di Borgo Panigale dove "abbiamo perso almeno un’ora fermi", continuano Joshua e Andrea. Ma c’è chi parte anche da più lontano, dal Friuli per provare a raggiungere Rimini. "Alle 4 di mattina ci siamo messi in auto. A Bologna abbiamo trovato tutto bloccato", così Jacopo e la compagna Marta. "Siamo usciti dall’autostrada allora e siamo rientrati solo adesso".

Salvezza sulla Statale

L’escamotage di dribblare lo svincolo bolognese per continuare verso Rimini fuori dall’autostrada è stata la soluzione di tanti, anche per chi da Treviglio è diretto "verso il Conero", come Francesco Gusmini. Tra dentro e fuori dall’A14 per evitare ingorghi e rallentamenti "sono oltre sette ore che sto al volante, mi si legge in faccia quanto sia stato faticoso", commenta Francesco mentre la compagna rinfresca con una ciotola d’acqua il piccolo barboncino che hanno con sé.

Corsie piene

Superato l’Everest bolognese però, per i vacanzieri non è finita qui. La mattinata è continuata con "rallentamenti a cascata" in prossimità delle uscite di Imola, Ravenna e Cesena soprattutto. "Solo adesso ( a mezzogiorno, ndr ) all’altezza di Riccione le cose sono tornate regolari", ammettono Lorenzo e la fidanzata Alyson. E la mole di turisti, sia da Bologna che da Ancona, si riflette sul traffico ai caselli, con le uscite riminesi prese d’assalto tra le 9 e le 11.

Tutti in fila al casello

All’uscita di Rimini Nord, via Orsoleto alle 10 circa è una carovana di automobili di tutti i tipi, con le valigie che strabordano dai finestrini o i siluri sul tettuccio per chi ha già il bagagliaio pieno. Una volta superata quella linea del traguardo di un viaggio spossante, con i bambini che ancora dormono dopo la levataccia prima dell’alba con la fronte premuta sul finestrino o giocano al telefono mentre i genitori offendono quella voce gracchiante del casello: "Sono dodici euro e venti..." e l’imprecazione dopo il saldo. Perché dopo sette ore di coda per un centinaio di chilometri anche il volo di una mosca può suonare presa in giro. Il traffico è poi tornato regolare all’ora di pranzo, quando, stando al report di Autostrade, il bollino rosso/nero come la maglia del Milan ha colorato l’A14 in diversi punti, sull’asse infernale Bologna-Rimini.