Esposito ritrova la Riviera "Terra allegra e accogliente"

L’artista napoletano stasera sarà protagonista di ’Riccione racconta la musica’ "Sarà un ritorno di fiamma del soul, per rivivere le sonorità anni Ottanta"

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Col suo sound partenopeo, che ha fatto impazzire più generazioni, Tony Esposito stasera torna a esibirsi in riviera. Con i suoi grandi successi sarà protagonista di ’Riccione racconta la musica’ della Cruisin’ che vedrà alternarsi anche Johnson Righeira, The Rockets, Papa Winnie, gli Evolution 80 e l’esordiente Real G. Gli artisti canteranno su un bus a due piani itinerante, dalle 19 alle 20.30 e dalle 21.30 alle 23, da nord a sud della città, con tappe lungo le vie del centro e partenza da Corso Fratelli Cervi.

Tony, ci aspetta un singolare concerto?

"E’ un’occasione perché c’è un ritorno alla musica degli anni Ottanta e Novanta, i giovani sono passati dalla musica elettronica e al rap, ma ora hanno una gran voglia di tornare alla musica suonata, alla musica degli accordi belli e alla musica cantata in un certo modo. C’è un ritorno di fiamma del soul, del periodo in cui ho avuto grandi successi. Al mio fianco c’erano Franco Battiato, Pino Daniele, Lucio Dalla, un periodo molto fertile per i cantautori. Nasceva intanto la disco music italiana, importantissima, tant’è che l’Italian Disco è stata riconosciuta a livello internazionalmente per il suo grande valore,e per i milioni e milioni di copie vendute nel mondo".

Quali canzoni proporrà stasera?

"’La danza del ritmo’, brano non ancora uscito, legato a Kalimba de Luna, quindi i miei successi degli anni Ottanta, dalla stessa Kalimba a Sinuè presentato a Sanremo, fino a Pagaia che è stata sigla di Domenica In, brani tuttora suonati dai complessi e proposti dalle radio".

Su cos’altro lavora?

"Sul nuovo album intitolato semplicemente ’Tony Esposito’, perché i ragazzi conoscono Kalimba, ma non sanno chi io sia. Uscirà dopo l’estate. Le sonorità sono terapeutiche, perché solari e legate all’amore per l’ambiente, per il pianeta e a quanto ci circonda".

Come trascorrerà questi mesi?

"In tour. Sono in giro quasi un mese. Siamo tornati tutti a suonare con una gran voglia, speriamo che questa piccola ripresa non abbia fine. Con i dovuti distanziamenti e molta cautela, ma è stata una cosa grandissima tornare a vedere il pubblico dal palco, senza mascherine".

Un filo rosso la lega a Riccione.

"Qui è nata la mia amicizia con Zero che veniva in riviera con Loredana Bertè. Eravamo molto giovani, Renato era sempre ben vestito, aveva già un suo concetto di moda, che si è sempre inventato perché era un personaggio puro. E’ stato parte di questo gruppetto che si chiamava I Moby Dick e che suonava a La Quinta Dimensione di Rimini. A Riccione ci trovavamo a bere la birra anche con Edoardo Bennato e Vasco Rossi. È sempre stato un luogo accogliente. Dopo aver cantato nei club, trovavano ancora i locali aperti, pronti a offrirci le pennette al sugo anche alle due di notte. Si respirava un’aria allegra, internazionale, sia a Rimini, città più turistica, che a Riccione più alla moda e densa di locali, erano i due posti dove desideravamo stare".

Nives Concolino