"Facciamo posto ai turisti nelle spiagge libere"

Cattolica, anche Barbieri (Adac) lancia l’appello: "Quegli spazi possono essere utilizzati per far fronte all’aumento delle richieste".

"Facciamo posto ai turisti nelle spiagge libere"

"Facciamo posto ai turisti nelle spiagge libere"

La spiaggia della Regina non basta più. E dopo l’appello dei bagnini ora arriva anche quello degli albergatori e di altri operatori: serve più spazio sotto al sole, si devono ripensare anche le spiagge libere. "Dobbiamo capire tutti che le camere di Cattolica sono così tante che molti turisti prenotano la spiaggia e l’ombrellone in alta stagione lasciando le briciole al turismo locale, ai residenti o anche ai turisti dell’entroterra, che ci raggiungono anche solo per un giorno – dice Giuseppe Barbieri, presidente Adac (associazione che riunisce oltre 200 medio-piccole imprese turistiche tra hotel, ristoranti, commercianti, chioschi,) – Serve una redistribuzione degli spazi, almeno considerando di utilizzare meglio le spiagge libere che a Cattolica ci sono e sono piuttosto ampie". Già, ma come? "Occorre considerare che le spiagge libere, se meglio attrezzate, potrebbero servire anche i residenti – spiega Barbieri – Ma serve anche aumentare le informazioni e le comodità in questi spazi, magari per renderli fruibili a tutti. Inoltre sarebbe bene garantire a tutte le imprese alberghiere presenti il posto al mare sicuro per il proprio cliente e credo che in questa direzione si dovrebbe ragionare anche su una regolamentazione dei servizi in spiaggia".

Poi lo stesso Barbieri spiega meglio: "Si dovrebbe pensare che una spiaggia non può servire un solo albergo ma deve essere a disposizione anche di più hotel – continua – mentre a volte può succedere che se un albergatore acquista una spiaggia la utilizza solo per la propria struttura. Insomma ci troviamo a dover cercare la spiaggia per chi prenota la vacanza e questo può essere un pericolo per il futuro turistico di Cattolica".

Inoltre le spiagge libere sono sempre più estese, vedi zona Lampara a Cattolica dove l’erosione oramai è un lontano ricordo: "Si deve ragionare, ove possibile, anche ad una riduzione di alcune spiagge libere – conclude Barbieri – Come, dove e quando spetta alle istituzioni farlo. Ma, ripeto, non possiamo pensare di non far lavorare gli hotel, che sono alla base della nostra economia turistica e devono poter dare camera e ombrellone a tutti". Gli stessi bagnini pochi giorni fa avevano sollevato tale problema. Un problema non certo di poco conto considerando che in estate Cattolica è appetibile anche per il turismo dell’entroterra ed il turismo locale. C’è però, come sottolineato da Barbieri, un problema di spazi.

Luca Pizzagalli