Rimini, sospesi cinque farmacisti no vax

Arriva la stangata: potranno continuare a lavorare, ma non a diretto contatto con il pubblico. Il presidente Mignani: "Non tolleriamo teorie negazioniste da chi fa questa professione"

Il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Giulio Mignani

Il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Giulio Mignani

Rimini, 26 agosto 2021 - Cinque farmacisti sono stati sospesi dall’attività con il pubblico perché non si sono voluti vaccinare contro il Covid. E’ il primo provvedimento dall’Ordine dei farmacisti nel Riminese, e segue l’iter avviato dall’Ausl Romagna per verificare la posizione e le motivazioni del personale sanitario (i farmacisti rientrano tra le categorie considerate dal decreto). "L’Ausl – spiega Giulio Mignani, il presidente dell’Ordine dei farmacisti – ci ha comunicato i primi nominativi di farmacisti che non si sono vaccinati e non hanno prodotto valide motivazioni a sostegno della propria posizione. La sospensione non è un’iniziativa presa dal nostro consiglio, ma segue le disposizioni di legge che in questi casi richiedono di comunicare ai diretti interessati il provvedimento di sospensione fino al 31 dicembre". In provincia ci sono circa 700 farmacisti e "la stragrande maggioranza di loro si è immunizzata", tengono a precisare dall’Ordine. Tuttavia non si limita a 5 il numero di farmacisti non vaccinati..

"Si tratta delle prime notifiche arrivate dall’Ausl – continua Mignani – ma a quanto sappiamo ci sono altri casi il cui iter si sta completando, che potrebbero arrivare all’attenzione dell’Ordine nelle prossime settimane". Diversamente da quanto accade per i medici e gli infermieri, i farmacisti non sono costretti a sospendere l’esercizio della professione e non vengono sospesi dall’iscrizione all’Ordine professionale.

"In questi casi viene inibita loro la possibilità di interagire con il pubblico. Pertanto potrebbero ad esempio proseguire con l’attività di magazzino, per fare un esempio. Ritengo corretto non averli a contatto con il pubblico. La farmacia deve essere un luogo sicuro dove oltre a non contagiarsi va data una corretta informazione alle persone. Non è tollerabile, come risulta dalle presunte giustificazioni fornite all’Ausl da alcuni dei 5 farmacisti puniti, che vengano tirate in ballo posizioni antiscientifiche contro i vaccini, e teorie negazioniste sul materiale genetico senza alcun fondamento. Il cittadino si reca in farmacia per avere un parere corretto e pertanto va tutelato da queste farneticazioni, che servizio verrebbe altrimenti dato? Siamo ancora in una fase emergenziale dovuta al virus e serve la massima attenzione. L’operato del consiglio dell’Ordine va pertanto nella direzione di una tutela del cittadino, non è una persecuzione". I farmacisti sospesi operano in tutta la provincia: c’è chi lavora a Rimini, chi a Riccione, che nelle zone della Valconca e della Valmaraecchia. Anche l’età varia molto: si va dai più giovani a chi si avvicina all’età pensionabile. "Non è possibile tracciare un profilo preciso dei non vaccinati – chiude Mignani -. Resta l’attenzione da parte dell’Ordine, in attesa di eventuali prossime comunicazioni dell’Ausl".