REDAZIONE RIMINI

Fine di una lunga attesa. Il robot chirurgico torna in ospedale: "È un passo nel futuro"

Il macchinario di ultima generazione è già all’Infermi e pronto all’uso. Il noleggio per sette anni totali, assieme al gemello a Ravenna,. vale quasi 44 milioni. Carradori (Ausl): "Alla scadenza lo riscatteremo".

Fine di una lunga attesa. Il robot chirurgico torna in ospedale: "È un passo nel futuro"

Discusso, desiderato, atteso. Ha il fatalismo delle grandi attese l’odissea che ha accompagnato le sorti del robot chirurgico ’Da Vinci’ per le sale dell’ospedale Infermi. E come tutte le grandi attese, infine anche la macchina del futuro, come un Ulisse dai bracci meccanici e votato alla miglior cura possibile del paziente, è tornata ’a casa’. All’ospedale ’Infermi’ di Rimini, che insieme a Ravenna ha di recente chiuso il cerchio dell’innovazione che vede ora tutti i maggiori nosocomi dell’Ausl Romagna dotati di questo macchinario all’avanguardia in grado di supportare il lavoro dei medici dei reparti che ne usufruiranno (urologia, soprattutto, chirurgia generale, chirurgia pediatrica e ginecologia).

Il ’Da Vinci’ è da poco tornato all’Infermi ed è già pronto all’uso, anche se l’inaugurazione ufficiale che si terrà giovedì, anticipata dalla soddisfazione del direttore generale dell’Azienda Tiziano Carradori, che riguardo al grande ritorno scandisce: "È un grande passo avanti nel futuro". Il futuro solo accarezzato da settembre 2022 a novembre 2023, quando terminò il primo periodo di sperimentazione del robot a Rimini. Per poi innescare da parte di una cordata di imprenditori e privati benefattori la raccolta – coordinata e promossa da Confindustria e poi supportata dall’amministrazione comunale – di oltre 600mila euro, che ora "andranno a coprire parte delle spese per il noleggio del robot a Rimini", spiega Carradori. Un noleggio che, determina dell’Ausl alla mano firmata in calce dal direttore nei giorni scorsi, prevede cinque anni con opzione di altri due alla scadenza e possibilità di riscattare definitivamente il ’Da Vinci’ al termine di tutto questo percorso.

"Era nostra intenzione non lasciare nessuno indietro – dice Carradori –. In questo modo dopo Forlì e Cesena, anche Rimini e infine Ravenna potranno contare su questo prezioso e fondamentale macchinario. Siamo dunque arrivati al successo di un percorso virtuoso per ottenere attrezzature che costano oltre un milione e mezzo l’una. A Rimini – puntualizza il direttore – abbiamo avuto finaziamenti per consentire appunto questo noleggio a lunga durata, con l’intenzione dell’Azienda e garanzia della Regione di arrivare poi al completo riscatto in futuro. Nel frattempo, comunque, per l’Azienda l’impiego quotidiano del robot chirurgico vale un milione e mezzo all’anno di integrazione di spesa a bilancio, dal momento che ogni utilizzo significa alcune migliaia di euro. Questo per dire che si tratta di un risultato di concerto: frutto di sforzi di tutte le parti in causa, con la garanzia della Regione al mantenimento delle tecnologie".

A fornire l’apparecchio all’ospedale è stato lo Studio Pacinotti Srl, la cui offerta economica di 13.150.000 euro ha vinto l’appalto che, complessivamente, sarà di 43.980.000 euro, considerando l’opzione per i due anni ulteriori ai 5 di noleggio iniziale e le varie manutenzioni e revisioni negli anni a venire. Sia per l’Infermi Rimini che per il Santa Maria delle Croci di Ravenna.

Francesco Zuppiroli