Gabrielli: "Non farò il candidato di bandiera"

Il vice direttore di Banca Etica lanciato da Rimini Coraggiosa: "Accetterò se la proposta arriva da tutto il centrosinistra"

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"Io non faccio politica. Non l’ho mai fatta. Se mi verrà chiesto di candidarmi lo farò solo ed esclusivamente per il bene di Rimini, la città dove vivo e che amo profondamente".

Nazzareno Gabrielli è uno di poche parole. E soprattutto non ci sta a essere tirato per la giacca. Il vice direttore di Banca Etica è uno dei nomi in lizza per il candidato sindaco del centrosinistra. E’ stata la lista Rimini Coraggiosa a proporlo, ma il suo nome è sostenuto anche dalla lista civica Siamo Rimini, guidata dall’ex assessore Irina Imola. Lui, Jamil Sadegholvaad e l’ex europarlamentare del M5s Marco Affronte (proposto dai Verdi) sono al momento i tre papabili candidati in campo per il centrosinistra. Sadegholvaad parte da favorito, ma Gabrielli potrebbe raccogliere consensi anche nell’ala sinistra del Pd, che ha sostenuto in questi mesi Emma Petitti. Viene considerato un outsider Gabrielli, ma è un outsider di lusso. Piace infatti anche al senatore del M5s Marco Croatti e ad altri pentastellati riminesi, che invocavano un candidato civico nel centrosinistra per tentare un’alleanza alle urne che, al momento, appare lontana.

La storia di Gabrielli, ai riminesi, è nota. Lavora da quasi dodicini per Banca Etica, di cui è diventato il vice direttore generale. Prima di Banca Etica ha lavorato per Eticredito, di cui è stato presidente per anni l’imprenditore (ed ex presidente di Confindustria) Maurizio Focchi. Ma Gabrielli ha alle sue spalle anche una solida esperienza nel mondo del volontariato cattolico riminese, in particolare con la Pacha Mama di cui è stato a lungo anche il presidente. "La mia storia è nota – dice Gabrielli – e credo non ci sia molto da aggiungere".

Sulla possibilità della sua corsa per Palazzo Garampi, Gabrielli si limita per ora a mettere in fila i fatti. "Sono stato contattato, mi è stata chiesta una disponibilità. Tutto qui. Io ho dato la mia disponibilità, sono in attesa degli eventi". Evita di parlare della crisi di nervi nel Pd e nel centrosinistra, Gabrielli, che vuole tenersi alla larga dalle polemiche. Ma una cosa ci tiene a precisarla: "Io ho dato la mia disponibilità alla candidatura a sindaco di Rimini non a un partito, o a una lista, ma al centrosinistra. Quindi non sono un candidato di bandiera. Se il centrosinistra riminese avrà bisogno di me, ne parleremo". Chiaro il messaggio: Gabrielli accetterà solo se arriverà una proposta da tutto il centrosinistra, unito e compatto. Non si presterà a regolamento di conti all’interno del Pd e del centrosinistra.

Manuel Spadazzi