Gestori morosi, il giudice chiude l’hotel

Due giovani non pagano l’affitto: "Ma l’albergo non è a norma, noi truffati". Il proprietario ottiene dal tribunale la restituzione delle chiavi

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di Manuel Spadazzi

Chiuso nel bel mezzo della stagione. "Pensare che avevamo tanti prenotati da qui a Ferragosto. E fino a domenica scorsa eravamo pieni". Ma i giovani gestori di un hotel tre stelle di Miramare, preso in affitto nel 2021, sono stati costretti dal tribunale a interrompere l’attività in fretta e furia e a restituire ieri le chiavi al proprietario dell’albergo, che ha ottenuto il provvedimento del giudice dopo il mancato pagamento di alcune rate dell’affitto. "Ma noi non abbiamo versato una parte dell’affitto perché siamo stati truffati. Perché solo dopo aver firmato il contratto, abbiamo scoperto che l’hotel non aveva la licenza, le autorizzazioni sanitarie e non era a posto nemmeno con le norme antincendio. Per questo abbiamo già provveduto a denunciare il proprietario della struttura per truffa".

Una storia paradossale, come ne capitano purtroppo sempre più spesso in Riviera.

A raccontare la vicenda sono i due (ex) gestori dell’albergo, di 21 e 25 anni. "Abbiamo sottoscritto il contratto di affitto d’azienda nel febbraio 2021. I problemi sono sorti dopo la firma dal notaio. Abbiamo scoperto, tramite verifiche negli uffici competenti, che l’albergo era privo sia della licenza che dell’autorizzazione sanitaria, e che i posti letto effettivi erano inferiori rispetto a quanto dichiarato. Non solo: il bar e altre parti dell’hotel non risultano sulle piante della struttura depositate al catasto. Gli estintori non erano a norma così come altre parti". I due gestori hanno speso soldi e tempo, per mettere in regola – per quanto possibile – l’hotel. Nel frattempo hanno deciso di non pagare parte dell’affitto dovuto al proprietario. Un debito salito a 30mila euro. Per questo il proprietario ha chiesto e ottenuto dal tribunale la restituzione dell’hotel e il pignoramento del conto corrente degli affittuari, "senza nemmeno riconoscerci le spese, tutte fatturate, che abbiamo sostenuto per mettere in regola la struttura". Morale della favola: domenica scorsa è stato l’ultimo giorno con i turisti nell’albergo, che ha chiuso i battenti il 18 luglio. "Siamo stati costretti a sospendere le prenotazioni su Booking e a riproteggere i clienti prenotati per il resto dell’estate".

L’avvocato a cui si sono rivolti i due giovani albergatori, Alessandro Gostoli, si è opposto alla decisione del tribunale presentando ricorso. Niente da fare. "Ma la battaglia non è finita – spiega Gostoli – Il proprietario dell’hotel è stato denunciato per truffa. Perché ha ceduto ai miei clienti un albergo ‘fantasma’".