Guasto al ’drive’, tutti in fila per i tamponi

Lunghe code ieri all’ospedale per fare l’esame. L’Ausl: dalla settimana prossima una nuova postazione per ridurre i disagi

Migration

Decine e decine di auto in coda. Una fila che cominciava da via Settembre e proseguiva lungo la salita che porta al vecchio Pronto soccorso dell’ospedale. Una scena che ha letteralmente terrorizzato i tanti riminesi che a metà pomeriggio si sono trovati a passare nella zona dell’Infermi. Auto dirette al ‘drive through’, il punto prelievi dove viene indirizzato chi deve sottoporsi al tampone per la diagnosi Covid. Le file nelle ultime settimane sono uno spettacolo ricorrente, ma non aveva mai raggiunto i livelli segnalati ieri. Tanto da preoccupare perfino alcuni degli stessi medici dell’ospedale che, finito il turno, si sono imbattuti nella colonna di auto.

image

A quanto riferito in serata da fonti Ausl, l’eccezionale afflusso è spiegato da tre concause: la fascia oraria particolarmente affollata (l’esame viene eseguito solo su appuntamento), un problema con la stampa delle etichette che ha rallentato il procedimento, e il tentativo di infiltrarsi da parte di alcuni automobilisti convinti di poter fare il tampone senza il via libera del medico. Questo avrebbe determinato la creazione delle colonne di macchine nelle prime ore del pomeriggio.

Nel frattempo, proprio per fare fronte alla sempre maggiore richiesta di accertamenti, già dalla prossima settimana sarà allestito un secondo ‘drive’, per alleggerire così il carico del primo e accelerare la raccolta dei tamponi. Se ne stanno facendo sempre di più, nella nostra provincia: da metà ottobre a Rimini si viaggia a una media tra i 7mila e gli 8mila tamponi a settimana. Rispetto a un mese fa il numero di tamponi effettuato a Rimini è praticamente raddoppiato.

Uno screening a tappeto, che sta permettendo di trovare tanti positivi al virus completamente asintomatici. Anche ieri il bollettino dei contagi nella nostra provincia è stato pesante. Sono stati comunicati dalla Regione altri 106 casi per il Riminese (51 uomini e 55 donne). Quasi la metà dei nuovi positivi (51) era asintomatica. Sintomi leggeri per molti dei 55 che hanno fatto il tampone proprio perché manifestavano febbre, problemi respiratori e altri ’segnali’ compatibili col virus. Per quanto riguarda invece gli asintomatici, 33 erano già in isolamento quando è arrivato l’esito del tampone, essendo familiari, amici e colleghi di contagiati già noti all’Ausl. Altri 10 casi riguardano persone che sono risultate positive allo screening periodico che effettuano presso le aziende per cui lavorano. Non risultano, tra questi, medici e infermieri ospedalieri. Per altri due lavoratori invece, anche se positivi ai test sierologici, si attendono ora il risultato del tampone. Ci sono poi 2 positivi che avevano fatto il tampone a rientro dall’estero: uno era appena tornato dall’Albania, l’altro dalla Svizzera. Con gli ultimi casi di ieri, salgono a 3.925 i positivi a Rimini da inizio epidemia. Da notare che quasi 1.500 nuovi positivi sono stati diagnosticati da inizio ottobre a ieri. Rimane sotto controllo il numero dei ricoverati in ospedale a Rimini.