Guerra e virus, stranieri più lontani "Dobbiamo fidelizzare gli italiani"

Al G20 spiagge Renata Tosi e il collega di Forte dei Marmi puntano sul turismo di prossimità. Per la Pasqua c’è ancora incertezza, ma sulla stagione "i numeri sembrano positivi: sarà con il segno più"

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Sarà un’altra stagione turistica all’italiana. Le località balneari si preparano a "fidelizzare di nuovo gli italiani" come detto ieri al G20 spiagge dal sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi. Un concetto ribadito dal sindaco di Riccione Renata Tosi, pronta ad "ammortizzare la mancanza di turismo russo con quello di prossimità, anche grazie a una stagione che quest’anno parte con la Pasqua e con sembianze di normalità". Dall’Adriatico al Tirreno la parola d’ordine è sempre la medesima: italiani. Il post pandemia aveva aperto spiragli per un ritorno degli stranieri, ma il conflitto in Ucraina sta alimentando nuovi timori ed anche il Covid ha rialzato la testa nelle ultime settimane. Quanto basta a mettere in soffitta l’idea di voli dall’estero pieni di turisti. Un problema non solo di numeri in termini di presenze e arrivi, ma anche economico perché i russi, o gli americani e gli arabi che a Forte dei Marmi non si sono visti anche lo sorso anno, avevano capacità di spesa considerevoli.

Dovremo farne a meno, hanno detto ieri i sindaci delle due località, ma non per questo vanno riviste al ribasso le stime rispetto alla stagione scorsa. Quest’anno le strutture ricettive possono aprire in anticipo rispetto al 2021 e questo offre una stagione più lunga. "I numeri sembrano positivi, sarà una stagione con il segno più" dice Renata Tosi. Concentrandosi ancora una volta sul mercato interno ci si aspetterebbe una maggiore concorrenza tra le località balneari, ma quanto visto ieri al palazzo dei congressi va in direzione opposta, ed anzi il patto della sabbia che riunisce i 26 Comuni del G20 non fa distinzioni tra Adriatico, Tirreno o isole. "Il dialogo tra località – riprende la sindaca – è migliorato con la pandemia, abbiamo riscoperto la forza di lavorare insieme". Cosa necessaria per "fare sistema ognuno con le proprie peculiarità cercando di non sovrapporsi".

La sfida sui mercati stranieri dovrà essere ancora una volta rimandata, ma ciò non significa che si può attendere nell’investire in comunicazione all’estero. Il concetto è ben chiaro al ministro del Turismo Massimo Garavaglia che ieri è intervenuto in video collegamento. "Presentiamo l’hub digitale, uno strumento per recuperare posizioni. A gennaio siamo i più cliccati, ma con il passare dei mesi finiamo l’anno essendo al quinto posto per flussi turistici. Qualcosa non va, c’è ancora disorganizzazione". Ad oggi le risorse del ministero sono esaurite, ha detto Garavaglia. "il che significa anche che abbiamo utilizzato quelle a disposizione e la cosa non è affatto un male", ma a conti fatti le risorse del ministero restano ancora inferiori a quanto spendono altri Paesi, tra cui la Spagna. Se non altro "oggi ci presentiamo come Italia e non più come singole regioni".

Andrea Oliva