REDAZIONE RIMINI

"I bandi per le spiagge? Impossibile farli"

Concessioni, il governo frena sulla proroga. Sindaci in rivolta: "Non ci sono i tempi per indire le aste e rischiamo centinaia di contenziosi"

"I bandi per le spiagge? Impossibile farli"

Tempi sempre più stretti per fare i bandi per le concessioni dei balneari, dopo l’ultima decisione del governo. E intanto monta la rabbia dei Comuni. "Di questo passo avremo tempi troppo limitati... E rischiamo linsorgere di continui contenziosi", attacca Roberta Frisoni, assessore al demanio a Rimini. Una preoccupazione condivisa da tutti i comuni della costa. Da quanto è emerso dall’incontro tra il governo e le forze di maggioranza, non si andrà verso nuove proroghe dei termini fissati già dal Consiglio di Stato, per i bandi che assegneranno le concessioni balneari. Insomma, le aste si faranno e anche i tempi sono stabiliti. Il Consiglio di Stato ha fissato il termine al 31 dicembre di quest’anno, ma la legge sulla concorrenza potrebbe offrire un anno in più viste le oggettive difficoltà nel proporre le evidenze pubbliche. Il che ci porta al 31 dicembre 2024. Ora serve il decreto attuativo, e il governo ha preso tempo esercitando la delega. Il decreto, che doveva essere presentato entro il 20 febbraio, slitterà di 4 mesi con l’intenzione di sentire prima le categorie. "Nel frattempo i Comuni restano nell’incertezza – prosegue Frisoni -. Organizzare tutti i bandi nel momento in cui, come amministrazione, stiamo facendo un grande sforzo per rispettare i tempi del Pnrr, diventa impensabile. Non è in questo modo che si tutelano le imprese".

Oltre alla rabbia c’è il desiderio di essere ascoltati. "I balneari attendono certezze da tanti, troppi anni – dice la sindaca di Riccione Daniela Angelini -. La speranza è che si superino le divisioni e si possa, finalmente, mettere mano a un riordino del settore, in collaborazione con le Regioni e i Comuni". Non sa a che santo votarsi Filippo Giorgetti, primo cittadino a Bellaria. "Quello dei tempi è un enorme problema. Sovrapporre questa partita a quella del Pnrr è davvero impensabile. Solo noi avremmo almeno 150 bandi da fare. Io non sono per le proroghe eterne ma serve il tempo necessario per arrivare ai bandi". Preoccupazioni simili anche per Fabrizio Piccioni, sindaco di Misano. "I nostri uffici del demanio non sono così ‘corposi’ da poter fare centinaia di bandi in poco tempo. Se il governo non può cambiare le scadenze, che si muova". L’incertezza sta ingessando anche i progetti di riqualificazione della spiaggia. "A Cattolica stiamo procedendo col piano dell’arenile – dice la sindaca Franca Foronchi – Servono certezze sulle concessioni, che oggi non ci sono. Ora basta: diano risposte".

Andrea Oliva