Il Centro21 apre le porte ad altri ragazzi

Dopo aver ricevuto il San Martino d’Oro l’associazione cerca una nuova casa. Codicè: "Non vogliamo regali ma spazi adeguati"

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"Ci serve una nuova casa, e grande perché i bambini e ragazzi che seguiamo sono sempre di più". Maria Codicè è la presidente dell’associazione Centro21. L’altra sera è salita sul palco per ricevere il San Martino d’oro che l’amministrazione comunale ha voluto riconoscere a Centro21 e Cuore21, la cooperativa legata alla storica realtà. Con Maria Codicè c’erano Luca e Beatrice, due ragazzi dell’associazione a rappresentare un movimento sempre più grande. "Dopo la pandemia tutto è ripreso. Il numero dei ragazzi è velocemente aumentato, anche di recente sono cresciute le adesioni con nuove famiglie che chiedono per i loro figli. Gli spazi attuali non bastano più".

La ricerca di una nuova sede era iniziata da tempo, e ultimamente l’esigenza non fa che crescere. Ma è complicato trovare una casa per una associazione che segue ad oggi oltre 60 tra ragazzi e bambini, con età ed esigenze differenti, con la necessità di avere spazi raccolti per attività individuali e altri più grandi per quelle di gruppo, con l’obiettivo di formare i ragazzi e le ragazze anche attraverso laboratori. "Ci avevano proposto dei locali in zona artigianale. Lo spazio c’era, ma non può essere quella la soluzione perché uno degli elementi fondamentali nell’affrontare i percorsi con i ragazzi è quello dell’autonomia, e una sede così distante dal centro non è nemmeno servita dai mezzi pubblici". Si cerca nella zona abitata, "ma è difficile, non perché locali non ce ne siano. Strutture grandi a sufficienza ce ne sarebbero, ma restano vuote". Là dove la legge del mercato spinge a trovare la cifra più alta da acquirenti e inquilini, tutto diventa più difficile per una associazione.

"Una cosa devo dirla, non cerchiamo regali, vorremmo solo avere la possibilità di trovare locali adatti. Attualmente siamo negli spazi delle Maestre Pie al mare. Non sono né sufficienti né ben strutturati per noi". Il Comune ha detto più volte di volere dare una mano. "Ci hanno dato la sede della guardia medica in via Cilea, vuota da tre anni. E’ un inizio. Possiamo farci un laboratorio mentre cerchiamo una struttura ampia dove portare l’intero lavoro". In municipio hanno aperto le porte. "Centro21 è una parte di noi – dice la sindaca Daniela Angelini –. I nostri uffici sono a completa disposizione della presidente nel momento in cui perverranno richieste su possibili destinazioni". Il Comune può aiutare, anche a non dimenticare. Nel giardino davanti all’attuale sede dio via Limentani si vogliono piantare 7 alberi in memoria dell’ex sindaco Massimo Pironi, di Romina Bannini e dei cinue ragazzi di Centro21, Francesca, Alfredo, Maria, Rossella e Valentina, scomparsi nella tragedia del 7 ottobre scorso. Si pensa a piante diverse per ricordare le caratteristiche di ognuna delle persone che la città non intende dimenticare.

Andrea Oliva