Il Comune lancia l’sos casa Caccia agli alloggi privati

L’assessore Romeo: "Servono 20 immobili ad affitti ridotti per famiglie fragili"

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L’emergenza casa si fa sempre più evidente per la Regina e ora da Palazzo Mancini, grazie anche a fondi regionali disponibili, l’amministrazione comunale lancia un appello ai titolari cattolichini di appartamenti: cercansi 20 case ad affitti calmierati per aiutare le tante famiglie in difficoltà abitativa. "Ci sono almeno 150 famiglie in fila per una casa popolare – conferma l’assessore ai Servizi Sociali Nicola Romeo – e se si pensa che all’anno pochissime di queste (circa in media 5 all’anno, ndr) riescono ad ottenere un alloggio capiamo quante famiglie vivono situazioni difficili. Ma fa riflettere anche che in città vi siano centinaia di appartamenti disponibili tra privati ma sfitti in inverno ed affittati in estate solamente per il mercato turistico". I casi di famiglie in difficoltà non mancano: "Si viaggia quasi ad una media di uno sfratto al mese nel mercato immobiliare tra le famiglie che vivono in precarietà economica" prosegue l’assessore.

Ma ecco la proposta: "Ci sono possibilità di agevolazioni con contributi regionali per chi volesse affittare tutto l’anno il proprio appartamento a famiglie in difficoltà, a prezzi calmierati. E possibilità di sostegno economico per chi deve, invece, pagare l’affitto. Invitiamo i proprietari di appartamenti cattolichini a contattarci per riflettere su tali possibilità, nei prossimi mesi cerchiamo almeno 20 case nel mercato immobiliare cattolichino per far fronte all’emergenza abitativa". Mentre difficilmente sarà possibile realizzare in città altre case popolari: "In questo momento il Comune di Cattolica vanta circa 140 appartamenti popolari ma sono tutti occupati – prosegue l’assessore – la nostra idea di massima è semmai quella di ridurre alcune metrature di case popolari: da una casa se ne possono fare due con accorgimenti tecnici, oramai sono cambiati anche i nuclei famigliari, vi sono nuclei famigliari con una o due persone al massimo. Mentre realizzare nuove case popolari resta difficile, anche perché non vogliamo consumare altro territorio".

Luca Pizzagalli