Il noir si mescola alla fantasia

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Tutti i lettori sono vittime delle scelte degli autori. Ci sono schiere di appassionati di fantasy e di gialli che ancora, dopo anni, si arrovellano sulle sorti dei loro personaggi preferiti. Il fermento che nasce nel momento in cui si chiude un libro può essere tradotto come la buona riuscita di una storia. Se fa discutere, ha raggiunto il suo obiettivo. Tiziana Borghini, con il suo nuovo libro ‘Nina’ (Nolica Edizioni), lascia i lettori intrappolati nelle relazioni che collegano i personaggi. Un romanzo corale, dove tante voci sembrano raccontare parte della storia della protagonista. Tutti si conoscono e tutti conoscono Nina. Chi le sta vicino dall’infanzia, chi superficialmente e chi solo carnalmente. Il suo omicidio segna la vita di una piccola comunità fatta di bugie, omissioni e segreti. Un noir che si mescola alla fantasia, dove sono gli stessi spiriti a raccontarci chi è veramente la ragazza desiderata da tutti e cosa si nasconde dietro la sua morte. Tra mistero e lussuria si consumano le vite di uomini e donne descritti attraverso i loro peccati. L’autrice cuce per tutta la trama una rete di apparenza, per distruggerla sul finale, riportando all’equilibrio ogni cosa. Questo è il primo romanzo dell’autrice cattolichina, un debutto che l’ha portata a presentarlo al prestigioso Salone del Libro e al pubblico della Biblioteca di Misano Adriatico. Un’opera prima che cattura e incuriosisce portando il lettore alla folle ricerca di pace e verità, affezionandosi a quella presenza contesa e libera che è Nina.

Debora Grossi