"Il via libera ai vaccini fu bocciato"

Le accuse di Repubblica Futura al governo: "La proposta cestinata". Anche Matteo Ciacci all’attacco

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"Avevamo presentato nella passata sessione consigliare un ordine del giorno nel quale si dava mandato al governo di percorrere tutte le strade possibili per l’approvvigionamento di vaccini. Quell’ordine del giorno che nemmeno è stato preso in considerazione, ma semplicemente bocciato". Repubblica Futura va al contrattacco, dopo le recenti dichiarazioni del segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta. "Se l’intero Parlamento dice di muoversi con altri canali – ha spiegato il ministro in Commissione Sanità – sono disponibile ma con la responsabilità di tutti".

E adesso "ci viene detto che ci vuole l’avvallo del Consiglio grande e generale dopo che noi lo avevamo proposto? – è incredulo da casa Rf, Nicola Renzi – Questo indica qual è lo stato di confusione totale nella quale il governo sta navigando". Repubblica Futura, restando in tema di vaccini anti-covid, ha qualcosa da dire anche riguardo all’accordo con l’Italia. "Sentiamo alcuni segretari di Stato dirci che l’Italia è inadempiente rispetto al procollo d’intesa firmato – sottolinea Renzi –. Tardivamente è stato firmato un accordo che dice quali sono le proporzioni di vaccino che ci deve essere fornito, però non ci dice niente sulla data di inizio e sui flussi della fornitura vaccinale. Il governo si faccia un esame di coscienza".

Anche il segretario di Libera, Matteo Ciacci, va all’attacco aprlando di "gravi negligenze, errori politici fatali, commessi sul fronte delle misure di contenimento del contagio che hanno incrinato i rapporti con l’Italia; di un accordo sui vaccini siglato in ritardo e scritto male"

Sulla questione vaccini torna anche la Csdl che ieri ha ricevuto la visita dell’ambasciatore d’Italia a San Marino, Sergio Mercuri. Il segretario del sindacato Giuliano Tamagnini ha chiesto all’ambasciatore di farsi portavoce presso le autorità politiche e sanitarie italiane della necessità di far arrivare a San Marino le necessarie forniture di dosi vaccinali. "I nostri responsabili di governo – dice Tagnanini – non hanno fatto quanto di loro dovere per consentire ai cittadini di iniziare a vaccinarsi, come è successo in gran parte del mondo. Ogni giorno che passa rischiamo di perdere altre vite umane". Mercui ha affermato "che se San Marino fosse già entrato – riporta il sindacato – a far parte della Unione Europea, probabilmente il problema della mancata fornitura di vaccini sarebbe stato risolto".