In carrozzina dopo l’incidente I familiari del giovane investito chiedono un milione di danni

Il 37enne travolto da un’auto mentre attraversava a piedi la strada a San Marino. Sotto processo l’uomo che era alla guida della macchina: è accusato di lesioni colpose.

In carrozzina dopo l’incidente  I familiari del giovane investito  chiedono un milione di danni

In carrozzina dopo l’incidente I familiari del giovane investito chiedono un milione di danni

Inchiodato alla sedia a rotelle dopo essere stato travolto e scaraventato sull’asfalto da un’auto. La vita di un riminese di 37 anni e della sua famiglia è cambiata per sempre a seguito di un drammatico incidente, avvenuto il 21 marzo del 2022 in via del Passetto, nella Repubblica di San Marino. Quel giorno, il 37enne stava attraversando la strada per raggiungere il bar Punto a Capo situato dall’altro lato, camminando ad una distanza di circa venti metri del passaggio pedonale, nella frazione di Fiorentino, quando era sopraggiunta una Skoda Fabia che viaggiava in direzione del confine della Cerbaiola. Il conducente, un 50enne residente in provincia di Rimini, non era riuscito ad evitare l’impatto. L’urto era stato violentissimo e il 37enne si era ritrovato a terra, ferito. Sul posto i soccorsi erano scattati immediatamente: oltre all’ambulanza, erano intervenute anche le pattuglie della polizia civile di San Marino, alle quali era stata affidata la ricostruzione della dinamica. L’investitore aveva spiegato alle forze dell’ordine di non essersi accorto del pedone, anche perché l’incidente era avvenuto in orario notturno. A margine del processo, in corso sul Titano, i familiari si preparano ora avanzare una richiesta di risarcimento quantificata attorno al milione di euro.

"In quell’incidente – spiegano gli avvocati Davide Grassi ed Enrico Carattoni, che assistono i familiari – il ragazzo ha riportato un grave politrauma con un trauma cranico di particolare gravità, che ha avuto pesantissime ripercussioni sia a livello fisico che mentale. Per un certo periodo è rimasto in coma e oggi è ricoverato Sol et Salus, dove sta affrontando un percorso di riabilitazione per le lesioni cerebrali. Ha sviluppato una invalidità del 98 per cento e in futuro, quando sarà finalmente dimesso, avrà comunque necessità di un’assistenza sanitaria domiciliare che richiederà un grande impegno, non solo economico, alla sua famiglia".

Il padre del ragazzo, che nel frattempo è stato nominato amministratore di sostegno, si è costituito parte civile nel processo che vede alla sbarra il conducente della Skoda. Lo stesso hanno fatto, in un secondo momento, la madre, i fratelli e il 37enne. Il 50enne che il 21 marzo del 2022 si trovava al volante dell’auto, difeso dall’avvocato Stefania Podeschi, è a processo davanti al commissario della legge di San Marino, e deve rispondere del delitto di lesione colposa. Nell’udienza svoltasi ieri mattina, il magistrato non ha ammesso la proposta di patteggiamento così come formulata dalla difesa, nonostante l’autorizzazione della procura fiscale.

La proposta di patteggiamento potrà essere rimodulata e nuovamente presentata in vista della prossima udienza, che si terrà il 22 maggio. Una eventuale condanna aprirebbe la strada ad una possibile istanza di risarcimento in sede civile, salvo che non sopraggiungano accordi extragiudiziali. I legali della famiglia hanno ipotizzato un danno il cui valore potrebbe andare oltre il milione di euro. Una prima liquidazione è già stata erogata dalla compagnia assicuratrice a titolo provvisionale.

Lorenzo Muccioli