
"In Comune gioco la partita più importante"
Un passato da calciatore. La passione per la politica, forte quanto quella per il calcio. La nomina ad assessore di Gianni Giambi, 55 anni, sposato con due figli, ha sorpreso tanti, anche nel Pd. Ma in realtà, quando Filippo Sacchetti, dopo la vittoria delle elezioni, ha cominciato a ragionare sulla giunta, uno dei primi nomi a cui ha pensato è stato proprio Giambi.
Lei è, tra gli assessori, l’unico che non si era candidato in consiglio. La scelta di Sacchetti l’ha presa alla sprovvista, o immaginava che sarebbe arrivata la chiamata?
"Certezze, ovviamente, non ne avevo. Ma conosco Filippo Sacchetti da molto tempo, c’è una stima reciproca e l’ho fortemente sostenuto in campagna elettorale, anche se non mi sono candidato a consigliere comunale".
Il sindaco le ha affidato le deleghe a bilancio, tributi, Pnrr e fondi europei. Ha pesato la sua lunga esperienza di dirigente di banca in questa scelta?
"Penso di sì. Sicuramente Filippo ha scelto l’assessorato più adeguato alle mie caratteristiche. Lavoro alla Banca Malatestiana dal 1991, da anni sono direttore della filiale di Santarcangelo".
Ha già in mente le prime mosse per il prossimo bilancio?
"Piano piano (ride). Sono stati giorni convulsi, non ho ancora pensato a nulla, se non a come riorganizzare la mia vita visto l’impegno a cui sono stato chiamato. Sicuramente ci sarà tanto da lavorare, e partiamo con grande entusiasmo".
A Santarcangelo molti la conoscono anche per il suo passato calcistico. Ha giocato fino a quarant’anni.
"Il calcio è la mia grande passione. Sono cresciuto nelle giovanili del Santarcangelo e poi sono approdato in prima squadra. Eravamo una bella squadra, e molti di noi hanno fatto carriera anche dopo (come Marco Semprini, diventato segretario generale dell’Atalanta, ndr). Ho giocato per diverse società, e poi sono stato anche allenatore".
Allena ancora?
"No, ho smesso da alcuni anni, anche se continuo naturalmente a seguire il calcio. Ho cominciato così a dedicare più tempo alla politica attiva. Sono iscritto da sempre al Pd, e prima ero nella Margherita".
In giunta porterà anche la voce dei residenti della frazione di San Vito…
"Sono fiero di essere un sanvitese doc. Proprio come lo era mio cugino, Roberto Moretti (compianto ex consigliere e assessore, morto nel 2020), che è stato un grande esempio per me".