Infermieri, la protesta a Rimini. "Noi, eroi dimenticati". E Boccia è con la task force

Sono una settantina quelli che si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura. Intanto il ministro accompagna l'ultimo contingente di volontari

La protesta degli infermieri a Rimini (foto Petrangeli)

La protesta degli infermieri a Rimini (foto Petrangeli)

Rimini, 4 giugno 2020 - Infermieri sul piede di guerra. Sono una settantina circa, quelli degli ospedali romagnoli che si sono dati appuntamento questa mattina di fronte alla prefettura di Rimini per manifestare sotto la pioggia e chiedere maggiore riconoscimento sociale ed economico. Proprio nel giorno in cui il ministro Boccia accompagna, sempre a Rimini, l'ultimo contingente di infermieri volontari della task force organizzata dalla Protezione civile per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

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L'area riminese "non è stata esclusa dalle risorse e non lo sarà". A Rimini per l'inaugurazione dell'hub di terapia intensiva, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, a margine con i giornalisti spiega che la scelta iniziale "non è stata di ristoro economico per i danni alle attività economiche, ma per la drammaticità della vicenda". Ora, garantisce, "ci saranno altri interventi così come su altre province. Rimini avrà l'attenzione che merita". D'altronde, chiosa Boccia, "ancora una volta l'Emilia-Romagna ha dimostrato un'efficienza straordinaria".

La protesta degli infermieri

"Dopo che il governo ci ha chiamato eroi, siamo subito stati dimenticati", ha detto dalla piazza Francesca Batani, responsabile del sindacato Nursing Up Emilia Romagna. "Siamo qui a ricordargli che noi siamo professionisti sempre e comunque, non solo quando c'è il Covid. Abbiamo sempre avuto paura della parole eroe perché ci dava l'idea che volessero darci un contentino per poi dimenticarsi subito di noi e così è stato".

Denunciano di avere gli stipendi più bassi d'Europa, "sapendo che i professionisti infermieri sono i più qualificati in Europa tant'è che vengono richiesti all'estero", prosegue Batani. Ciò che viene chiesto è un aumento di stipendio, un contratto fuori comparto, un'indennità specifica per infermieri, più assunzioni e l'istituzione dell'infermiere di famiglia.

"Siamo stati buttati al fronte, abbiamo rischiato veramente tanto", afferma Paolo Barchi che fa l'infermiere al Bufalini di Cesena. Lui è critico sulla gestione dell'emergenza coronavirus nella sua struttura per "la mancanza totale di dispositivi di protezione individuali nei primi due mesi che ha fatto infettare tanti colleghi", aggiunge. In piazza c'è anche una giovane infermiera incinta: "Non ho lavorato durante l'emergenza per via della gravidanza, ma ho vissuto indirettamente la frustrazione dei miei colleghi e sono voluta venire".

Boccia con la task force di volontari

È partito questa mattina dall'aeroporto militare di Pratica di Mare un volo della Guardia di Finanza che ha trasferito a Rimini l'ultimo contingente di infermieri volontari della task force organizzata dalla Protezione civile, attivata dal governo in supporto delle Regioni che ne hanno fatto richiesta nei mesi di emergenza sanitaria da Covid-19. Tra le Regioni destinatarie di questo contingente oltre all'Emilia Romagna, anche Lombardia, Piemonte, Liguria e Provincia Autonoma di Bolzano. Un altro gruppo di infermieri volontari è stato trasferito in mattinata in Abruzzo.

Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, salutando insieme al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, i volontari in partenza ha ricordato il "grande contributo che gli operatori sanitari volontari, medici, infermieri e OSS, hanno dato nell'emergenza Coronavirus. Il vostro impegno e la vostra generosità ha aggiunto Boccia - hanno permesso alle Regioni più colpite di riorganizzare e rafforzare in pochissime settimane le reti sanitarie di ogni territorio". Con l'ultimo contingente partito oggi si completa il trasferimento di medici, infermieri e operatori socio sanitari volontari reclutati attraverso i bandi della Protezione civile e arrivati negli ospedali, RSA e carceri; in questi 3 mesi di emergenza Covid-19 sono pervenute oltre 43.000 domande di diversi operatori sanitari.

Il ministro Boccia a Rimini con l'ultimo contingente di infermieri
Il ministro Boccia a Rimini con l'ultimo contingente di infermieri