L’arte va in strada contro il Covid

Cattolica, iniziativa organizzata da Lorenzo Anzini: le opere portate lungo le vie cittadine dai giovani

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In epoca di Covid, la galleria d’arte diventa itinerante. Questa la singola iniziativa promossa sabato scorso a Cattolica da Lorenzo ‘Loreprod’ Anzini, artista e tatuatore molto noto in provincia e non solo. Anzini, aiutato da una decina di amici e volontari, tutti rigorosamente dotati di mascherina e rispettosi delle distanze di sicurezza, ha deciso di portare ‘a spasso’ le proprie opere nelle vie del centro cittadino e sul lungomare, trasformando di fatto la Regina in una mostra a cielo aperto. L’insolita carovana è partita dallo studio di Anzini, in via Cattaneo, per poi discendere lungo via Mancini, via Bovio, piazza Primo Maggio, lungomare Rasi – Spinelli fino al porto e quindi fare ritorno alla base. La marcia dei quadri naturalmente non è passata inosservata, attirando l’attenzione dei passanti e scatenando l’entusiasmo del popolo dei social. Non sono mancate foto e video, che su Facebook e Instagram hanno collezionato centinaia di condivisioni e migliaia di visualizzazioni.

"Il titolo dell’estemporanea è MIM_NCHI (mi manchi) – spiega lo stesso artista –. In questo periodo dove non si possono andare a vedere mostre, concerti, film, dove la cultura e le discipline che ci educano al bello sono inaccessibili, ho pensato di scendere in strada con le mie opere e sfilare per la città così da poter andare incontro alla gente. Una forma di guerrilla artistica per evidenziare quanto desiderio di bello e di arte ci sia attorno dopo mesi di brutte notizie legate al Coronavirus. Ci tengo a precisare però che se non avessi avuto 10 amicivolontari che si sono prestati a sfilare coi quadri, questo non sarebbe accaduto".

"In strada – prosegue Anzini – ho deciso di portare alcune delle opere che ho realizzato in questi ultimi mesi e che rappresentano gli stati d’animo dell’essere umano costretto a vivere in una situazione di pandemia. Una condizione che a mio modo di vedere ha tirato fuori alcuni degli aspetti più animaleschi del nostro essere. L’intento è quello di dimostrare che esistono altre sfumature e altri colori oltre a quelli delle zone, rosse, arancioni e gialle, a cui siamo stati abituati di recente. Le opere, non appena sarà possibile farlo, confluiranno in una mostra intitolata Bestiarium. Sono contento dell’ottima riuscita dell’evento, che ha riscosso un grande successo dal vivo e anche sui social network".

Lorenzo Muccioli