"La chirurgia non si tocca E ora verrà potenziata"

Il reparto di Santarcangelo diventa un’unità operativa complessa: acquisterà maggiore autonomia da Forlì, previsti nuovi investimenti

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Le tante battaglie in difesa del reparto di chirurgia del ’Franchini’ non sono state vane. Dopo il pressing da parte di associazioni, partiti e naturalmente dei Comuni, la Regione ha approvato il documento che non solo prevede il mantenimento della chirurgia senologica presso l’ospedale di Santarcangelo, ma ne sancisce il passaggio da unità semplice a unità operativa complessa. Che significa potenziare il reparto e renderlo sempre più autonomo dalla senologia di Forlì. Non era un traguardo scontato, tutt’altro. Per questo la notizia è stata accolta con grande enfasi dalle istituzioni locali e dai vertici dell’Ausl.

"E’ un risultato molto importante per noi – dicono in coro la sindaca Alice Parma, l’assessore alla sanità di Rimini Kristian Gianfreda – Un risultato che risponde a una richiesta corale avanzata dalle istituzioni e dalla nostra comunità per valorizzare un reparto che è un fiore all’occhiello della sanità del territorio e punto di riferimento per tante famiglie". Lo dicono i numeri: diretto da Domenico Samorani, il reparto di chirurgia di Santarcangelo effettua più di 1.350 interventi all’anno (1.200 negli ultimi due anni a causa del Covid) di cui 400 per curare i tumori alla mammella. Nella chirurgia senologica il reparto di Santarcangelo fa scuola, da tempo. Solo negli ultimi anni sono stati pubblicati ben 15 studi su riviste scientifiche. Ecco perché Santarcangelo si è battuta per mantenere e potenziare la senologia.

"Questo traguardo è stato possibile – continuano Gianfreda e la Parma – grazie alla determinazione e al contributo delle associazioni Punto Rosa e Crisalide Associazioni che con la loro attività quotidiana offrono un supporto indispensabile e insostituibile per le donne con tumore al seno, e sono allo stesso tempo stimolo per noi amministratori a fare sempre meglio e di più per potenziare e ottimizzare il reparto". Con il riconoscimento concesso dalla Regione "si apre un nuovo capitolo per la senologia di Santarcangelo, che aprirà le porte a un irrobustimento della struttura e darà garanzie sul suo futuro".