La Protezione civile corre in aiuto al Pronto soccorso

Nei giorni più critici due volontari collaborano con il personale dell’Infermi. Quarta dose, vaccini anche in farmacia: sono oltre tremila le prenotazioni

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In principio si paventava che sarebbe toccato, fisicamente, ai medici di base mettere una pezza alle carenze di personale nei pronto soccorso riminesi. Ma ora, in attesa delle sei assunzioni già annunciate dal direttore generale dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori, a dare man forte ai medici e agli infermieri dell’Infermi sono scesi in campo gli operatori della protezione civile. Da sabato scorso infatti i volontari della Protezione Civile comunale si sono messi a disposizione dell’Ausl e del personale del pronto soccorso dell’Infermi per supportarne il lavoro in questo particolare e intenso periodo. In accordo e sulla base delle indicazioni operative dell’azienda sanitaria, da qualche giorno i volontari del gruppo riminese hanno iniziato a prestare la loro opera nel reparto di pronto intervento, dedicandosi alle attività collaterali, ma utili ad accompagnare e aiutare i pazienti in attesa e ad agevolare il lavoro del personale sanitario impegnato nel reparto.

Nello specifico i volontari, in stretta collaborazione con il personale infermieristico e con gli operatori sociosanitari, forniscono assistenza ai pazienti in attesa al triage e in osservazione, aiutandoli nell’assunzione di cibo e acqua, accompagnandoli ai servizi, assistendoli in caso di mobilità precaria. Inoltre affiancano Oss e infermieri nel rifornimento dei materiali degli ambulatori e della sala emergenza e nella rilevazione al totem per il controllo del Green pass. Attualmente il servizio della Protezione Civile copre una fascia oraria indicativa dalle 6 a mezzanotte, nei giorni della settimana di maggior affluenza indicati dall’Azienda, con due volontari coinvolti per turno.

Messa una diga provvisoria all’esondare di un problema, l’Ausl Romagna ora corre anche sul fronte della campagna vaccinale, con le prenotazioni di quarta dose arrivate ad essere 3.233 a Rimini, un numero molto inferiore rispetto a Ravenna (7.095) e Forlì-Cesena (5.433). Mentre da subito, dopo l’organizzazione necessaria, l’accordo trovato tra l’Ausl e Federfarma permetterà di fare le inoculazioni della quarta dose per fragili e over 60 di nuovo anche in farmacia.

La pandemia intanto rallenta, come il numero di tamponi fatti nel fine settimana, con 427 nuovi casi registrati ieri, ma anche tre morti: un uomo di 93 anni, una donna di 47 con patologie pregresse e il giovane 20enne senegalese annegato nella piscina del Grand Hotel di Riccione, il quale aveva contratto il Covid e per questo è rientrato nell’elenco. Infine, resta invariato il dato dei posti occupati in terapia intensiva sul territorio, che rimangono 7 in tutto.

f.z.