La Riviera perde i congressi: "Danni enormi"

Attività in presenza sospesa fino al 13 novembre. Peraboni (Ieg): "Il paradosso è che sono eventi sicuri, nessun focolaio rilevato"

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Decine di congressi e convegni cancellati, attività in presenza sospesa fino al 13 novembre. Un disastro. Una botta inattesa e immotivata - secondo gli addetti ai lavori - quella che ha inflitto l’ultimo Dpcm del Governo al settore congressuale, con ripercussioni pesanti sul settore alberghiero, la ristorazione, il commercio, e l’occupazione nei diversi settori. Scatta l’allarme nei Palazzi dei congressi di Rimini e di Riccione (Bellaria non pervenuto).

"Siamo sorpresi da questa decisione – attacca l’amministratore delegato di Ieg Corrado Peraboni –, perché finora le manifestazioni fieristiche e i congressi sono sempre andate a braccetto, settore ’cugini’ e accomunati da rigidi protocolli di sicurezza applicati. Si tratta di un ulteriore danno alle strutture. Noi avevamo in programma venti eventi, tra congressi e convegni, tra Rimini e Vicenza. Ciò significa ulteriori pesanti danni economici. Il paradosso è che da quanto sono stati riaperti i congressi nessun focolaio è stato rilevato. La prova provata che il sistema è sicuro, il fatto che tra i primi congressi a Rimini, quello dei cardiologi, un medico era entrato positivo ma non si è registrato nessun contagiato. Ora la priorità è che non si condierino congressi gli eventi formativi che si tengono all’interno delle fiere, una parte importante delle stesse, a partire dai convegni interni di Ecomondo e altre manifestazioni".

"Una forte penalizzazione per un settore che da solo un mese aveva ricominciato a programmare e realizzare eventi – attacca in una nota il Comune di Riccione – anche con ingenti investimenti per l’adeguamento ai protocolli di sicurezza. L’unico settore che ha elaborato e adottato protocolli propri, fatto corsi, adeguato contratti e misure sanitarie. Il Dpcm del 18 ottobre impone di annullare tutti gli eventi previsti fino al 13 novembre ma di fatto ha prodotto un’immediata cancellazione di tutti gli eventi fino a fine mese. Eventi che avrebbero prodotto 4mila presenze nella città di Riccione. Infatti, gli eventi organizzati dopo la riapertura, stavano dimostrando come fosse possibile lavorare in sicurezza con grandi risultati, per il Palacongressi e la città".

"Il blocco di tutte le attività convegnistiche e congressuali – aggiunge l’amministrazione comunale della Perla Verde – arriva senza che dalle autorità sanitarie nazionali giungano al contempo spiegazioni sulla presunta pericolosità dei congressi e dei convegni aziendali, nonostante siano sempre stati rispettati l’obbligo di mascherina e l’alternanza di posti per garantire il distanziamento tra gli ospiti. L’annuncio, inoltre, è stato mitigato solo da un vago accenno al fatto che gli imprenditori danneggiati saranno in qualche modo risarciti. Ma nulla è stato spiegato sul come verrà accordato il risarcimento promesso agli imprenditori né se riguarderà anche tutto l’indotto che non potrà lavorare". Insomma, è guerra.

Mario Gradara