REDAZIONE RIMINI

L’appello della Bellini:: "Serve un’educazione inclusiva e sostenibile"

La recente approvazione del decreto del Consiglio dei Ministri sul dimensionamento della rete scolastica solleva numerosi interrogativi, soprattutto per il...

La recente approvazione del decreto del Consiglio dei Ministri sul dimensionamento della rete scolastica solleva numerosi interrogativi, soprattutto per il suo potenziale impatto sulle aree già fragili del nostro Paese. La vicesindaca di Rimini, Chiara Bellini, con delega alle politiche per l’educazione, ha espresso preoccupazioni circa le conseguenze di una razionalizzazione che rischia di penalizzare i territori meno popolati e più vulnerabili. Secondo Bellini, l’eliminazione dei limiti minimi per la formazione delle classi potrebbe rappresentare una deroga positiva, capace di evitare la chiusura di plessi scolastici. Tuttavia, il legare questa misura all’obbligo di razionalizzare la rete scolastica può tradursi in un errore strategico, soprattutto se non accompagnato da interventi compensativi. La chiusura o l’accorpamento delle scuole potrebbe aggravare fenomeni già preoccupanti come lo spopolamento e la riduzione dei servizi essenziali in queste aree. "Invece di incentivare i territori a chiudere o accorpare scuole", sottolinea Bellini, "bisognerebbe puntare su politiche che migliorino l’offerta educativa e rafforzino il tessuto sociale delle aree più vulnerabili, nelle quali la presenza delle scuole è essenziale". Le scuole non sono solo luoghi di apprendimento, ma rappresentano veri e propri presidi sociali, “sorgenti” di vitalità per le comunità locali. Nel contesto riminese, l’amministrazione ha scelto di investire nella manutenzione e nel miglioramento delle strutture scolastiche. Interventi recenti a Corpolò, Montecieco e Santa Giustina ne sono un esempio concreto. Questa strategia è il frutto di una visione che mette al centro l’importanza di una rete scolastica diffusa, capace di rispondere ai bisogni educativi e sociali delle diverse aree cittadine. Il dibattito sul dimensionamento scolastico, evidenzia Bellini, dovrebbe essere accompagnato da un piano strategico di investimenti a lungo termine. "Il sistema scolastico ha bisogno di politiche che puntino su innovazione, crescita e riqualificazione, dando nuova linfa all’educazione e quindi al futuro delle nuove generazioni". Queste riflessioni ci ricordano che l’educazione non è un settore da comprimere, ma un investimento cruciale per il futuro delle comunità. Garantire scuole efficienti e accessibili in tutte le aree è fondamentale per costruire una società inclusiva, capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.