Le Conchiglie Dai Salciccia a ‘Veleno’ tra miliardi e cadute "Riapriamo nel 2025"

Il gruppo Club family hotel ha acquistato il complesso all’asta. Andrea Falzaresi: "Il primo intervento riguarderà 120 stanze". La storia burrascosa dell’ex Dalmine costruita nel 1936.

Le Conchiglie   Dai Salciccia a ‘Veleno’  tra miliardi e cadute   "Riapriamo nel 2025"

Le Conchiglie Dai Salciccia a ‘Veleno’ tra miliardi e cadute "Riapriamo nel 2025"

L’oblio in cui è caduto il complesso alberghiero de Le conchiglie, al Marano a Riccione, verrà interrotto il 20 maggio del 2025. "La data di apertura l’ho già segnata. Quel giorno inaugureremo". La chiarezza non fa difetto ad Andrea Falzaresi che con Vittorio Pazzini guida il Gruppo Club family hotel, aggiudicatario dell’asta giudiziaria che si è tenuta una decina di giorni fa per un valore di 2 milioni e 847mila euro. Negli ultimi dieci anni la hall è occupata dagli abusivi. Per intere estati i bagnini degli stabilimenti vedevano affacciati alle finestre clandestini e sbandati.

La storia dell’ex colonia è fatta di cadute e fasti. Era il 1936 quando l’industria Dalmine di Bergamo completò la struttura su progetto dell’architetto Greppi. La Dalmine aveva 300 posti letto e una superficie di circa 3mila metri quadrati. Qui alloggiavano i figli dei dipendenti. Dai bambini si passò al silenzio del dopoguerra. Per decenni rimase una presenza muta tra Riccione e Rimini. Poi arrivò Olga Salciccia. Erano gli anni Ottanta, quando il gruppo abruzzese si innamorò di Riccione e dei suoi gioielli. Acquisti a raffica: il Grand hotel Des Bains, gli hotel Boemia e Kent, infine Le Conchiglie. Inaugurazioni spettacolari con personaggi televisivi e investimenti faraonici. Il castello crollò negli anni Novanta. Uno a uno gli hotel passarono di mano fino ad arrivare al 2000, quando sull’albergo al Marano posò lo sguardo Veleno Foschi. L’imprenditore di Bellaria che si era fatto da solo si portò a casa il complesso nel 2001 dopo vari tentativi di aste giudiziarie andate a vuoto a partire dall’anno precedente. In occasione della prima vendita del 29 marzo il Tribunale aveva fissato il prezzo in miliardi di lire. Il paragone con il valore delle strutture alberghiere di oggi è impietoso.

Le Conchiglie non portò bene neppure all’albergatore bellariese. In un decennio i sogni di grandezza svanirono. Le difficoltà portarono alla chiusura del complesso alberghiero nel 2012 tra le battaglie dei sindacati. In quel momento il degrado si impadronì ancora una volta dell’albergo. Il resto è storia recente. Con l’arrivo del gruppo Club family hotel, che ha deciso di scommettere sull’ex colonia. "Apriremo la parte del complesso fronte mare con 120 stanze il 20 maggio del 2025. Poi andremo per step sistemando la palazzina posteriore che ha poco meno di 80 stanze, serviranno due o tre anni. Stiamo valutando tante cose ma sono convinto che con il rilancio della Bolognese e sperando in quello della Novarese, questa zona potrà diventare un polo molto interessante".

Andrea Oliva