L’hanno chiamata Effetto Tour. Proprio per far capire, attraverso la ricerca, quanto sia stato importante ospitare tre tappe del Tour de France in Emilia Romagna, nella storica edizione in cui la corsa è partita dall’Italia per la prima volta. Ma l’indagine sugli effetti del Tour sul turismo nella nostra regione – realizzata dallo Studio SG Plus e dall’università di Parma e presentata e presentata ieri al Grand Hotel di Rimini – non si limita a calcolare l’indotto generato nei giorni delle tappe della gara. Si va oltre, stimando gli effetti che la Grande Boucle avrà sul turismo in Emilia Romagna "nei prossimi 12-18 mesi". Il primo focus è sull’impatto del Tour nei giorni delle tre tappe: quella del 29 giugno, da Firenze a Rimini; del 30, da Cesenatico a Bologna; dell’1 luglio, da Piacenza a Torino. Secondo l’indagine sono stati circa 1,5 milioni gli appassionati che hanno gremito le nostre strade per godersi dal vivo la Grande Boucle. Il 95% del pubblico era formato da italiani (di cui il 31% da fuori regione), il resto da stranieri (arrivati anche da Usa e Canada). Tra gli spettatori, quasi 227mila hanno pernottato negli alberghi e nei camping di Rimini e del resto della regione. La permanenza media degli stranieri è stata di 6 notti, quella degli italiani di 2,7. Per le strutture ricettive dell’Emilia Romagna è stato un affare da 56,5 milioni di euro, a cui vanno sommati 4,3 milioni per l’ospitalità di squadre, organizzatori, addetti ai lavori (oltre 4mila). E poi c’è la spesa fatta dal pubblico per ristoranti, bar, trasporti e per altre attività in quei giorni: altri 42 milioni, secondo la ricerca. Considerando poi Iva e tassa di soggiorno, che hanno generato entrate fiscali per 20 milioni, avere il Tour de France per l’Emilia Romagna si è rivelato un affare da 124 milioni, a fronte dei 5,1 investiti per ottenere le tre tappe.
La ricerca ha stimato anche gli effetti sul turismo che la Riviera e il resto della regione avranno, da qui a tutto il 2025, dopo aver ospitato il Tour de France. Stando alle interviste agli spettatori, alla grande visibilità data dai social e dalle dirette tivù, aver portato qui la Grande Boucle genererà per l’Emilia Romagna un indotto di almeno 277 milioni nei prossimi 12-18 mesi tra soggiorni, ristorazione e attività varie. E tra gli intervistati "il 15% dei turisti italiani e il 46% di quelli stranieri ha dichiarato che ritornerà di sicuro qui", osserva la ricerca. "È un dato straordinario. Così come gli altri numeri del Tour che decretano un successo storico – osserva il sindaco Jamil Sadegholvaad – Non possiamo pensare di ospitare ogni anno il Tour. Ma occore puntare, sempre di più, sul turismo sportivo e sui grandi eventi". E "grazie alla nuova arena da 18mila posti alla Fiera, pronta nel 2028, potremo ospitare a Rimini – conclude – alcune tra le più importanti manifestazioni di tennis, basket, volley e altri sport".