ll gestore del Mojito paga la multa e riapre a tempo di record

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Il Mojito paga la sanzione e riapre a tempo di record. Anzi nemmeno ha chiuso, assicura il gestore, Vittorio De Leo, che ci tiene a precisare che l’ispezione dei carabinieri di Riccione insieme ai colleghi dell’Ispettorato del Lavoro ha rilevato solo qualche irregolarità, riguardante soprattutto le disposizioni anti-Covid, e solo una dipendente con un contratto ancora da definire, e non quattro lavoratori in nero. "Per conto dello stabilimento balneare Mojito – scrivono – ribadiamo che tali notizie riportate non corrispondono al vero, sia per quanto riguarda l’esistenza di lavoratori irregolari, sia per quanto riguarda la sospensione dell’attività che si svolge regolarmente e non si è mai interrotta".

Secondo gli inquirenti però al termine dell’ispezione, le irregolarità trovate erano più che sufficienti a fare scattare la chiusura del locale sulla spiaggia che sarebbe dovuta partire a mezzogiorno del giorno successivo. E dando come termine ultimo per sanare le situazioni, il 18 luglio. La legge però dà la possibilità di evitare la chiusura, nel caso venga pagata una sanzione di 2mila euro (ridotta di un terzo se il pagamento viene effttuato entro cinque giorni). E così ha fatto il gestore del locale sul Marano, preferendo pagare il dovuto ed evitare la serrata.

I controlli dei militari sarebbero però soltanto all’inizio. Con la riapertura alla grande per la stagione estiva, gli investigatori annunciano ispezioni che verranno fatte al pettine fitto non soltanto nei locali dove si riversano i giovani per la movida, ma anche negli stabilimenti balneari e negli hotel della riviera riminese.