L’ultimo viaggio verso casa poi il funerale insieme allo stadio

Domani il rientro delle salme dal Veneto e l’apertura della camera ardente al Playhall . Giovedì le esequie celebrate dal vescovo. Lutto cittadino, previsti 8mila posti e maxi schermi

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Tutti uniti. Tutti insieme. Anche nell’ultimo viaggio, quello che li porterà allo stadio ‘Italo Nicoletti’, l’unico luogo abbastanza capiente per contenere l’immenso cuore di Riccione. Qui giovedì alle 14.30 saranno celebrati i funerali delle sette vittime della strage che ha sconvolto la Romagna e l’Italia intera. Massimo, Romina, Alfredo, Rossella, Maria, Valentina, Francesca: sembra quasi di vederli, sorridenti e spensierati su quel furgone bianco, diretti verso il Friuli per un weekend di gioia e divertimento. I ragazzi e le ragazze del Centro21, i loro educatori e i volontari, erano parte della stessa famiglia, vivevano quasi in simbiosi, tenuti insieme da legami impossibili da spezzare. Così sarà anche nel giorno funerale, che sarà celebrato dal vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi, e da tutti i parroci della città.

Ieri pomeriggio la salma di Romina Bannini – l’educatrice di 36 anni che viaggiava sul sedile posteriore del Ducato, inizialmente sopravvissuta allo schianto sulla A4, e deceduta domenica all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dopo due giorni di agonia – ha raggiunto i "suoi ragazzi" all’obitorio di San Donà di Piave. I parenti delle altre vittime l’hanno aspettata, volevano che ci fosse anche lei. Non poteva essere diversamente. La giovane, originaria di Coriano, si era sempre prodigata e aveva sacrificato ogni cosa per i ragazzi e le ragazze del Centro21, e loro non sarebbero mai potuti tornare a casa senza di lei, senza l’amata ‘Romi’. Domani mattina le auto con le sette bare percorreranno l’autostrada, seguendo a ritroso l’itinerario compiuto venerdì scorso dal furgone, fino a raggiungere Riccione. La camera ardente verrà allestita all’interno del palazzetto dello sport, il PlayHall di viale Carpi – struttura che era stata inaugurata proprio dall’ex sindaco Massimo Pironi – e rimarrà aperta dalle 15 alle 22 di domani, e ancora dalle 7 alle 13 di giovedì. Poi i funerali, che saranno celebrati dal vescovo, monsignor Francesco Lambiasi. Allo stadio di viale Forlimpopoli saranno disponibili circa duemila posti nelle tribune, nel prato potranno trovare posto altre seimila persone. All’esterno dello stadio sono presenti aree di sosta per circa 600 automobili, oltre a tutti quelli lungo le vie limitrofe. L’altare sarà allestito lungo il margine del rettangolo di gioco opposto alle tribune. Prevista anche l’installazione di alcuni maxischermi. Ai lati dell’altare saranno riservati dei posti per le famiglie delle vittime e per i componenti del coro.

La sindaca Daniela Angelini ha indetto per giovedì la giornata di lutto cittadino. La prima cittadina ha inoltre voluto ringraziare "il sindaco di San Donà Andrea Cereser, il comando della polizia stradale, la direzione sanitaria che ci ha accolto, mettendo a disposizione sanitari, psicologi e l’unità del Suem 118, tra i primi a intervenire". Il primo ad accorrere sul posto, lo scorso venerdì, è stato Matteo Scarparo, medico d’urgenza del 118. "Ci troviamo spesso a operare in teatri caratterizzati da incidenti stradali gravi e spesso mortali. Ma quello a cui ho assistito di persona venerdì – ha raccontato – è difficile e duro da descrivere ed esternare. Ci sono poche parole da dire: c’è solo il nostro sentimento di tristezza per quanto accaduto e di frustrazione per ciò che non abbiamo, purtroppo, potuto fare per le vittime, nonostante la lotta che abbiamo tentato per Romina".

Lorenzo Muccioli