Lunedì parte il turismo vaccinale

Dosi a 50 euro, ma non per gli italiani, per chi soggiorna sei notti. "Sputnik, scelta sanitaria non politica"

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Da lunedì la Repubblica di San Marino sarà aperta al turismo vaccinale. Lo ha deciso il governo del Titano. "La nostra strategia vaccinale si basa su due asset importanti – fa un passo indietro nel tempo il segretario di Stato agli Esteri, Luca Beccari – la collaborazione con il Fondo per gli Investimenti Diretti russo, distributore dello Sputnik V, e l’accordo con l’Italia tramite la quale possiamo acquistare i vaccini che la stessa approva. Sui temi del vaccino e del covid non si possono fare discorsi di geopolitica. Le scelte fatte sono legate esclusivamente alla tutela della salute dei cittadini. L’attenzione del Congresso si sposta ora verso le persone non residenti a San Marino, verso i sammarinesi residenti all’estero che potranno scegliere di vaccinarsi in territorio e verso una collaborazione con la Repubblica italiana che ci consenta di vaccinare le persone non residenti che, però, sono parte del tessuto sociale sammarinese. In ultimo, abbiamo sviluppato alcune iniziative dedicate al turismo prevedendo l’opportunità di fornire il vaccino ai soggetti stranieri non residenti in Italia che scelgono di visitare San Marino".

Quindi, chiunque, tranne che gli italiani, potrà recarsi nella piccola nazione e farsi somministrare due dosi di vaccino anti covid Sputnik V pagando 50 euro. "Chi prenoterà un soggiorno a San Marino – spiega il segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati – di almeno sei notti (3+3 a distanza di 21 giorni minimi e 28 giorni massimo) potrà dunque prenotare anche la propria vaccinazione (7 giorni prima dell’arrivo a San Marino). Il costo della doppia dose è di 50 euro. Questa opportunità che la Repubblica di San Marino concede ai turisti è stata resa possibile dalla proficua collaborazione con il fondo russo che produce e commercializza Sputnik V ed è ritenuta particolarmente interessante perché garantisce l’immunizzazione di persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di ricevere il vaccino in tempi brevi e contemporaneamente può rivelarsi utile al rilancio del settore turistico tanto provato dalla pandemia".

Porte aperte alla vaccinazione anche dei frontalieri e degli studenti. "Quotidianamente raggiungono San Marino – spiega il segretario di Stato al Lavoro, un numero importante di persone, circa il 20% rispetto alla popolazione totale, che vivono il nostro Paese. Se riusciremo a vaccinare anche tutte queste persone potremo veramente parlare di paese covid free".