Merlini: "Sui contratti scaduti non si giochi al ribasso"

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"Anche a San Marino, come in Italia, abbiamo una serie di contratti non rinnovati da molto, troppo tempo". Lo ha sottolineato con forza, ancora una volta, il segretario generale della Csdl, Enzo Merlini (nella foto insieme a Maurizio Landini). "Sono stati sottoscritti – ricorda – quelli dell’industria e dell’artigianato, che coprono quasi il 50% dei lavoratori dipendenti. Nel settore privato, quelli da rinnovare sono in gran parte i contratti più poveri che abbiamo nel nostro sistema economico". Le trattative in corso da alcuni mesi "non stanno dando risultati soddisfacenti – attacca Merlini – Alcune associazioni di categoria hanno detto chiaramente che alla copertura degli stipendi dell’inflazione, che deriva prevalentemente da fattori non controllabili, deve pensarci lo Stato. È evidente che le imprese non possono farsene carico integralmente, ma occorre che facciano la loro parte, visti anche i minori rincari dell’energia, per poi stabilire come deve intervenire lo Stato con politiche pubbliche, oltre a rinnovare il contratto per i propri dipendenti".

"La validità erga omnes dei contratti – ha aggiunto Merlini – a San Marino è stata raggiunta fin dal 1961. Nonostante ciò, anche sul Titano il tema del salario minimo esiste: anche per effetto di orari di lavoro più lunghi, alcuni contratti non garantiscono il minimo di 9 euro orari, su cui si sta discutendo in Italia. Però, i contratti li dobbiamo rinnovare. Mi aspetto che il governo svolga il proprio ruolo, con riferimento a tutti quelli scaduti".