Movida e notti da sballo a Rimini. Dove l'eccesso è di moda

Alcol a fiumi anche dopo la chiusura dei pub. La mascherina? Un optional Tre risse segnalate tra giovani a Riccione nella zona del lungomare

La movida riminese

La movida riminese

Rimini, 14 giugno 2021 - "Siamo tutti vaccinati. Anche se non lo siamo". Lo grida un ragazzo, sfrecciando sulla parte posteriore di una bici, guidata dall’amico, diretto ai locali della zona mare di Rimini (video). Gli fanno eco in tanti, giovani che si incontrano tra piazzale Kennedy e la rotonda del Grand Hotel. Quelli che corrono anche in due sul monopattino o con il motorino truccato: "Devono togliere il coprifuoco, non ne possiamo più". Il caldo è arrivato, l’estate è partita e anche la movida sul lungomare. A Riccione i carabinieri sono intervenuti nella notte tra sabato e domenica per una serie di risse nella zona mare. Tre gli episodi segnalati da passanti e residenti; ma all’arrivo delle pattuglie i contendenti era già fuggiti.

La movida riminese
La movida riminese

Il Covid? Sembra non esista più, spazzato via dalla brezza di giugno e dalla musica delle consolle. Quasi tutti non indossano la mascherina, ma la tengono attaccata al braccio. "Rimini è bellissima, grandi spiagge – dice Robby, 26 anni, americano – siamo appena arrivati, siamo un gruppo di amici. Ci fermeremo una settimana. Non ho paura del Covid, mi sono vaccinato".

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Per Lina e Pasquale, giovane coppia del centro Italia, in vacanza con due bambini, Rimini è sicura: "Ci piace questa città e ci siamo venuti in vacanza. Abbiamo trovato posto e a un prezzo giusto. Qui si sta bene, alberghi, spiagge, c’è tanta organizzazione". Lo conferma anche Cristian, 19 anni di Monopoli, a Rimini per fare la stagione in hotel: "Siamo pronti ad accogliere i turisti. Secondo me quando toglieranno il coprifuoco, la prossima settimana, arriverà tantissima gente. Ci siamo accorti con le prenotazioni: da fine giugno le richieste sono tante".

Per il lavoratore stagionale, il rischio di nuovi contagi non ci sarà: "Rispetto allo scorso anno le aperture quest’anno sono state più graduali, la gente sembra essere più consapevole. E poi ci sono i vaccini. Perché dovremmo tutti continuare ad avere paura della pandemia? Sono convinto che a ottobre non avremo dei dati disastrosi come nel 2020". Fuori dai locali più noti del lungomare, a poche centinaia di metri dalla palata, gli assembramenti si formano già dal tramonto: la fila per entrare è obbligatoria, con un fitto numero di uomini della security che controlla ogni ingresso. La preoccupazione non riguarda il rispetto dei protocolli Covid ma risse e malori tra minorenni. Alle 22 ecco la prima ambulanza arrivare per una adolescente svenuta per il troppo alcol. "I ragazzi iniziano a bere alle 16 – confida una coppia di 60enni di Trapani che si ferma a osservare la scena – Per questo poi a quest’ora sono devastati". Le pattuglie che si incontrano dal bagno 80 all’1 sono una ventina, tra polizia, vigili urbani e carabinieri. Scatta la mezzanotte. Sono tanti ancora in circolazione. I locali fanno lentamente uscire le persone, i gruppi si fermano in mezzo alla strada. "Ci hanno cacciato – grida un ragazzo ad altri – avete da bere? Prendete le bottiglie e spostiamoci in spiaggia".