“Nuovo lungomare e bar ‘rialzati’ contro le mareggiate”

Bellaria, partiti gli espropri per l’intervento nella zona della Cagnona. Ecco come cambieranno chioschi e cabine di spiaggia

"Nuovo lungomare e bar ’rialzati’ contro le mareggiate"

"Nuovo lungomare e bar ’rialzati’ contro le mareggiate"

Bellaria (Rimini), 5 marzo 2023 – Ultima tranche del nuovo lungomare Raffaella Carrà. In zona Cagnona sono cominciati gli espropri da parte del Comune nei confronti della proprietà della Casa per ferie San Bassiano. Espropri fatti "con procedura bonaria", precisa l’amministrazione comunale. Un provvedimento che eviterà alla strada ciclopedonale di deviare facendo una curva verso mare (come avvenuto altrove), che per le ridotte dimensioni dell’arenile in quel tratto sarebbe stato un bel guaio. Nell’ultimo tratto, tra via Italia e il confine con San Mauro, zona da sempre martoriata da burrasche ed erosione, "il lungomare sarà rialzato di 50-60 centimetri – spiega il sindaco Filippo Giorgetti, che ieri ha fatto un sopralluogo in zona con alcuni funzionari e tecnici comunali – Le cabine e i chioschi bar potranno alzarsi di ulteriori 15-20 centimetri". Servirà a ridurre l’impatto delle mareggiate, che negli anni hanno prodotto effetti spesso devastanti con stabilimenti fortemente danneggiati e cabine abbattute. La strada sarà rialzata utilizzando laterizi edili; le cabine e i bar potranno essere poggiati su ’palafitte’ che li separeranno dalla sabbia. Per lo stesso motivo in quel tratto il lungomare sarà meno largo, cioè 3,5 metri invece di 5 come nel resto del Bellaria (scelta che sarebbe stato utile estendere ad altre zone). I bagnini avranno facoltà di disporre le nuove cabine, previste dal piano spiaggia, non trasversalmente vicine al mare, ma a ridosso della nuova strada. Quindi, più protette.

"L’intervento pubblico sta procedendo secondo i tempi previsti, compatibilmente col meteo che per la settimana prossima non è buono – aggiunge il sindaco –. Poi toccherà ai privati, bagnini e chioschisti". Che nel frattempo hanno ordinato le nuove strutture, cabine e chioschi. Qualcuno (pochi in verità) hanno scelto di utilizzare prefabbricati presi a noleggio nel settore edili, a fronte "delle incertezze della Bolkestein e relativi bandi". Infatti ricostruire uno stabilimento può costare da 100mila e 200mila euro. "Io metterò strutture prefabbricate – spiega Angelo Zavatta, titolare del bagno Arancio – che noleggerò per l’estate, a circa 6mila euro. Le metterò rialzate su dei pali di fondamenta, tipo palafitte, per cercare di limitare i danni delle mareggiate invernali. E saranno non in mezzo alla spiaggia ma subito a fianco della nuova strada litoranea". L’ultimo tratto di di lungomare ciclopedonale va dal bagno 15 ai confini con San Mauro. Il costo della parte pubblica supera i 3 milioni di euro.

Mario Gradara