"Pochi incivili tra noi non possono rovinare l’immagine di un popolo intero. Quel consigliere comunale della Lega ha sbagliato, chiamarci scimmie urlatrici è un’offesa". La comunità marocchina di Rimini è sconvolta dalle frasi choc del capogruppo e segretario della Lega a Santarcangelo Marco Fiori. A parlare per la comunità è Mohamed Hammar. Ha 30 anni, lavora come pasticciere ("faccio lo stagionale"), ha moglie e figlio in Marocco che presto lo raggiungeranno a Rimini. Mohamed è anche responsabile del gruppo dei giovani musulmani in provincia.
Come avete reagito alle parole del consigliere?
"Parlo per me, ma è un pensiero condiviso anche da altri. Quelle frasi sono dispregiative, ci insultano. Anche noi condanniamo i fatti di Milano. Ma è grave definire tutti i tifosi del Marocco delle scimmie urlatrici solo perché alcuni di noi, una piccola minoranza, hanno commesso azioni sbagliate".
In tanti hanno gridato al razzismo.
"L’Italia non è un paese razzista e Rimini non è un città razzista. O meglio: nonostante gli episodi di razzismo, credo che la gente marocchina sia ben integrata in Italia".
Italia fuori dai Mondiali, e Marocco in semifinale: il calcio può seminare odio?
"Noi siamo molto felici per la nostra nazionale, che sta scrivendo la storia. Peccato per l’Italia, ma noi tifiamo per il Marocco e non vediamo l’ora di seguire la sfida contro la Francia".
A proposito: ci saranno locali prenotati solo per voi o maxi schermi in qualche piazza?
"Avevamo provato a organizzare qualcosa, non abbiamo trovato posto. Molti ragazzi seguiranno la partita ritrovandosi in locali e ristoranti. Domani sera a cena sventoleranno tante bandiere coi colori del Marocco (la semifinale contro la Francia si giocherà alle 20). La maggior parte delle famiglie guarderà la partita a casa".
E se...
"Se conquisteremo la finale? Faremo festa. Con caroselli e bandiere a Marina centro, in centro storico ovunque". E si vedranno, visto che quella marocchina è una comunità numerosa nella nostra provincia: sono poco meno di 2.500 i residenti nel Riminese, senza contare i non pochi marocchini di seconda generazione.
ma.spa.