Ombre sul turismo "Da mare a monte siamo schiacciati da un muro di pale"

Patrizia Rinaldis, presidente degli albergatori di Rimini, punta il dito contro l’allevamento di Maiolo e i parchi eolici "Interventi che danneggiano sia la costa che l’entroterra" .

Ombre sul turismo   "Da mare a monte  siamo schiacciati   da un muro di pale"

Ombre sul turismo "Da mare a monte siamo schiacciati da un muro di pale"

"Pale e polli, un danno per il turismo". Chi pensa che gli allevamenti in vallata e le pale eoliche a Casteldelci non c’entrino con le presenze turistiche della Riviera commette un errore. A invertire la logica secondo cui il turismo si ferma alla linea di costa, è Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini, che vede ormai un accerchiamento: pale a mare e a monte, più i polli. Il progetto del colosso Fileni non è un semplice allevamento. L’azienda marchigiana andrebbe infatti a costruire 16 capannoni per un allevamento intensivo di pollame a Cavallare di Maiolo. Un intervento che ha già visto sollevarsi un’intera vallata con raccolte firme e associazioni di categoria pronte a fare le barricate.

Presidente perché ce l’ha con i polli?

"Sarebbe sbagliato pensare che un allevamento di polli nell’entroterra non abbia nulla a che vedere con il turismo. Sono anni che si cerca di avviare una programmazione complessiva che consideri l’intero territorio, dunque la costa e l’entroterra, per farne un prodotto sempre più importante".

I polli sono un caso anche per Rimini?

"Non possiamo pensare che quello che accade nell’entroterra non tocchi il comparto turistico. Più in generale vorrei porre l’attenzione sulle strategie che si mettono in atto. Parliamo tanto di programmazione turistica e di un territorio che va considerato un’unica grande realtà. Dico di più, non solo lo diciamo, ma vengono fatti anche bandi e spesi svariati milioni di euro per incentivare progetti di natura turistica nelle valli, puntando sull’enogastronomia, sui borghi storici e le nostre peculiarità. Poi andiamo a piazzare un simile allevamento di pollame e le pale vicino a Casteldelci?".

Economia, posti di lavoro ed energia.

"Partiamo dallo sviluppo economico. Incentivare il turismo porta clienti e consente di aprire attività che popolano le zone. Ora vorrei capire chi andrà ad abitare vicino a un simile allevamento di polli".

Dopo le pale eoliche in mare arrivano quelle in Appennino. Si amplia il fronte?

"Chiaramente ci sono perplessità. Nella zona mare e nell’entroterra. Inoltre per la centrale eolica off shore dobbiamo allargare gli orizzonti"

In che senso?

"Parliamo tanto delle 51 pale davanti alle coste riminesi, ma ne avremo molte altre che dal ravennate arriveranno fino alla zona di Igea Marina. Mentre a sud partirà un altro impianto in mare verso il pesarese. Avremo un vero fronte continuo di pale. Che effetto produrrà tutto questo sulla navigazione, sulla pesca e anche sul turismo? Dispiace notare come tutto questo non rientri nelle scelte strategiche del territorio. Servirebbe una visione più ampia. Non si possono prendere decisioni in questo modo".

Andrea Oliva