Omicidio Rimini, colletta per aiutare la famiglia di Cristina Peroni: raccolti 15mila euro

La promessa della mamma di Cristina Peroni, uccisa dal compagno con 50 coltellate. Raccolta fondi per aiutare il figlio della vittima

Rimini, 2 luglio 2022 - "Il tuo cucciolo ora sarà il nostro cucciolo. Sarà il figlio di tutti". E’ la promessa fatta dalla madre di Cristina Peroni, la 33enne massacrata a morte una settimana fa da Simone Benedetto Vultaggio. Ieri nel suo paese d’origine, Mentana, in provincia di Roma , si sono svolti i funerali. Devastati dal dolore la mamma, il padre, la sorella e gli altri familiari di Cristina. Qui la ragazza era tornata ed era rimasta un paio di mesi, per restare lontana dal compagno violento che l’aveva picchiata anche quando era incinta del loro figlio e che lei voleva lasciare, per sempre. Poi il ritorno a Rimini per qualche giorno, nella casa di via Rastelli, con il figlio di sei mesi. Cristina temeva nuovi comportamenti violenti di Vultaggio, e sabato scorso dopo l’ennesima lite lui l’ha uccisa con 50 coltellate e 17 colpi di mattarello.

"Un omicidio efferato", come lo ha definito ieri il prete che ha celebrato i funerali di Cristina alla chiesa di Casali a Mentana. Presenti anche rappresentanti dei comuni di Mentana e Monterotondo (dove abitano alcun familiari), e uno di loro alla fine della messa ha promesso "il pieno sostegno e aiuto alla famiglia". Un sostegno che è arrivato, fortissimo, da Sabrina e altri amici della famiglia di Cristina. Nei giorni scorsi hanno lanciato una raccolta fondi sul sito ’Gofundme’ "per aiutare la famiglia ad avere la giusta tutela e a coprire le spese immediate per il rientro della salma a Roma, i funerali e l’assistenza legale". "In pochi giorni – racconta Sabrina – sono arrivate donazioni per oltre 15mila euro". Un’altra raccolta fondi è stata avviata nei negozi di Mentana, sempre a favore della famiglia di Cristina, e altre iniziative benefiche sono in corso.

Una catena umana di solidarietà che andrà avanti nei prossimi giorni. "Tra gli obiettivi a cui stiamo lavorando – continua Sabrina – c’è anche quello di istituire una borsa di studio per il figlio di Cristina". Che è stato portato in una struttura protetta del Riminese, in attesa che il tribunale dei minori decida a chi debba essere affidato. Prima di essere uccisa Cristina, che era intenzionata a lasciare per sempre Vultaggio, si era rivolta a un avvocato per la tutela del figlio.