Pensioni, tremano i Paperoni riminesi. Tagli per 248 persone

Nel mirino del governo chi prende più di 4500 euro netti al mese

Pensionati a Rimini (foto d'archivio)

Pensionati a Rimini (foto d'archivio)

Rimini, 17 ottobre 2018 - La riforma delle pensioni varata dal governo? Nella provincia di Rimini potrebbero essere in pochi a beneficiarne. Qualche riminese in queste settimane ha già cominciato a rivolgersi a sindacati e patronati per chiedere informazioni. Un tam tam partito da quando si è iniziato a parlare della famosa ‘quota 100’, ovvero la somma tra gli anni di vita e quelli di contributi versati (almeno 62 anni d’età e 38 di contributi), che rimpiazzerà i requisiti imposti dalla vecchia legge Fornero per poter maturare la pensione.

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Al momento è impossibile stimare con esattezza quanti saranno i riminesi che potranno andare in pensione con la nuova legge, che scatterà da febbraio. Più facile sapere quanti saranno i ‘Paperoni’ già in pensione che dovranno rinunciare a una parte del loro assegno mensile, per effetto della decurtazione prevista dal governo sulle pensioni d’oro.

Il provvedimento toccherà, in maniera proproporzionale e graduale, tutte le pensioni sopra i 4.500 euro netti al mese (circa 90mila lordi all’anno). A Rimini, va detto, sono davvero pochi in queste condizioni. Attualmente coloro che percepiscono una pensione superiore ai 4.500 euro al mese sono in tutto 248. Nella maggioranza dei casi si tratta di ex dipendenti pubblici, medici soprattutto.

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I 248 ‘Paperoni’ riminesi ricevono un importo medio pari a 5.888 euro (e spiccioli) mensili. I tagli sulle pensioni più elevate saranno direttamente proporzionali alla vita lavorativa e contributiva, e arriveranno in alcuni casi (specie per chi ha meno anni di contributi) fino al 20 o anche 25% dell’attuale assegno percepito.