Pensioni, dopo il via libera della Commissione Sanità la palla passa al Consiglio grande e generale

Il progetto di legge è stato approvato con 11 voti a favore, 5 contrari e un astenuto

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Dopo quattro giorni, si sono conclusi ieri i lavori della Commissione Sanità con l’approvazione della riforma del sistema previdenziale. Sono 11 i voti a favore, 5 contrari e 1 astenuto. Indicati come relatore di minoranza il commissario Vladimiro Selva di Libera e per la maggioranza Aida Maria Adele Selva del Pdcs. In mattinata l’esame dell’articolato è ripreso dall’emendamento del governo che istituisce il tavolo di monitoraggio della riforma pensionistica, approvato all’unanimità. L’organismo risulta composto "da un rappresentante di ogni forza politica presente in Consiglio grande e generale, da un rappresentante di ogni categoria economica e di ogni organizzazione sindacale riconosciuti, dal segretario di Stato alla Sanità e dal Segretario Finanze". Suo compito è quello di "verificare gli impatti della riforma previdenziale e l’equilibrio dei conti previdenziali e può indicare all’esecutivo eventuali correttivi tecnici tendenti al miglioramento dell’equilibrio del fondo". Prima della conclusione dell’esame dell’articolato sono seguiti due emendamenti di Repubblica Futura, entrambi respinti. Poi le dichiarazioni di voto: Rf e Libera hanno annunciato voto contrario alla riforma, "malgrado – spiegano – l’atteggiamento responsabile tenuto nel corso dell’esame dell’articolato, che ha portato a votare all’unanimità quasi tutti gli articoli. Pollice verso in primis sul prelievo annuale sul fondo pensioni che determina per larga parte la loro decisione". Il gruppo misto ha annunciato l’astensione, mentre da Dml, Pdcs, Npr e Rete voto a favore per "un provvedimento necessario". Con il voto, che porta all’approvazione a maggioranza della riforma, si sono conclusi i lavori della Commissione. E ora la palla passa al Consiglio grande e generale (nella foto il Segretario Ciavatta).