Percuotono il figlio di due mesi Condannati mamma e papà

Alla donna due anni per i maltrattamenti, all’uomo 18 mesi per le lesioni

Maltrattato e trascurato da chi avrebbe dovuto amarlo di più: mamma e papà. E adesso i genitori di un bimbo di allora due mesi dovranno pagare per quello che hanno fatto. Ieri mattina il tribunale di Rimini ha condannato la madre, una 37enne riminese (difesa dall’avvocato Umberto De Gregorio) a due anni di reclusione per maltrattamenti mentre il marito di 31 anni (difeso dall’avvocato Andrea Guidi) a un anno e sei mesi per lesioni gravi al piccolo. Il piccolo, che ora ha sette anni, da tempo è stato tolto alla coppia, la cui patria potestà rimane in sospeso. Infatti è già stata revocata loro sia in primo sia in secondo grado ed ora l’ultima decisione spetta alla Cassazione. I fatti ’incriminati’ risalgono al 2014 quando il padre, da solo in casa col figlioletto di due mesi, chiama il 118: "Mio figlio sta male, è cianotico". L’ambulanza si precipita subito all’indirizzo e porta il piccolo all’ospedale. Il giovane padre non racconta quello che è esattamente accaduto in quella casa. Il bambino è molto grave e presenta una profonda emorragia all’encefalo. In un primo momento viene sospettata una meningite, poi i sanitari capiscono che il piccolo è stato scosso, ossia sottoposto a una di quelle forme di abuso legate al un violento scuotimento con un conseguente trauma. Solo quando viene convocato in questura, il padre confessa: "Non ce la facevo più, il bambino piangeva sempre, ho solo cercato di calmarlo". Durante la degenza in ospedale emerge poi un’altra realtà: la madre si disinteressa totalmente del piccolo e stessa cosa accade quando, dopo la dimissione dall’ospedale, vengono collocati in una casa famiglia.

Da qui la decisione poi di affidare il piccolo a un curatore speciale mentre padre e madre venivano denunciati per lesioni gravi e maltrattamenti. E ieri per i due genitori, che si sono trasferiti nel Milanese, è arrivata la condanna.