Rimini, in piscina una bolletta da 46mila euro

Fattura astronomica a dicembre per il Garden Sporting Center: "Costo del gas triplicato in pochi mesi, così coliamo a picco"

Donatella Saragoni, segretario del Garden Sporting Center di Rimini

Donatella Saragoni, segretario del Garden Sporting Center di Rimini

Rimini, 28 gennaio 2022 - Quando Donatella Saragoni, segretario del Garden Sporting Center, ha aperto la bolletta del gas del mese di dicembre, per poco non ha avuto un mancamento. "Solo il mese scorso – spiega, mostrando la fattura con sopra riportata la cifra astronomica – abbiamo speso la bellezza di 46mila euro". Un rincaro da capogiro rispetto allo stesso periodo del 2019, "quando il conto per la fornitura del gas oscillava attorno ai 15 mila euro. In realtà gli aumenti sono cominciati molto prima, già da dopo l’estate, quando il prezzo della materia prima si aggirava attorno a 0,50/0,60 euro per metro cubo. Nell’arco di pochi mesi la tariffa è però praticamente triplicata. Oggi siamo arrivati ad 1,356 euro al metro cubo. Ad ottobre la bolletta è stata di circa 24mila euro, a novembre siamo saliti quasi a 29mila euro, ora è arrivata questa nuova mazzata: a gennaio non sappiamo davvero cosa aspettarci" allarga le bracci Saragoni".

Piscine, bolletta mostruosa: 107mila euro

"Non è nostra intenzione – aggiunge – fare polemica e non abbiamo nulla da rimproverare al nostro fornitore: purtroppo, anche se ci rivolgessimo ad altre aziende, siamo convinti che le cose non cambierebbero poi molto". Il centro sportivo di via Euterpe, con la sua piscina, si trova nella stessa identica situazione degli altri impianti sparsi per la penisola. Il caro bollette sta avendo effetti catastrofici sulle finanze delle società che gestiscono le strutture, in provincia di Rimini così come nel resto del Paese. Tra le più flagellate ci sono proprio le piscine, che hanno la necessità di provvedere al riscaldamento dell’acqua anche in orario notturno: si parla di migliaia di metri cubi ogni giorno. Un bel problema, visti i prezzi schizzati alle stelle. Tra i casi più clamorosi, quello dello Sport Village di Pesaro, che nei giorni scorsi si è visto recapitare una fattura da oltre 100mila euro.  

"Molti, specialmente nel Nord Italia, hanno già dovuto chiudere – commenta amaramente la rappresentante del Garden Sporting Center–. Noi, comunque, non abbiamo alcuna intenzione di mollare, nonostante le tantissime difficoltà. Ci siamo rimboccati le maniche, per cercare di garantire gli stessi servizi di qualità agli sportivi che si rivolgono al nostro centro e la piena operatività delle strutture, naturalmente con un occhio di riguardo per i consumi, ad esempio spegnendo la luce quando non strettamente necessaria. Abbiamo messo in campo numerose iniziative legate alla comunicazione, rivolte sopratutto ai giovani. Stiamo continuando a fare il massimo per mantenere il Garden Sporting Center ad alti livelli, ma teniamo le dita incrociate, sperando che arrivino gli aiuti economici promessi dal Governo". Per molti impianti, anche nella nostra provincia, è l’unica ancora a cui aggrapparsi per sperare di rimanere a galla.  

"Almeno una nota positiva c’è – osserva la Saragoni – ovvero che poco tempo fa abbiamo rinnovato completamente i nostri impianti. Questo ci ha permesso di limitare in parte gli sprechi e quindi di risparmiare qualcosa, ma è chiaro che senza un sostegno diretto settori come quello sportivo rischiano seriamente di trovarsi in fortissima difficoltà".