"Porto al Festival di Cannes il mio corto realizzato in 48 ore"

‘Buona da morire’, lavoro del riminese Tomas Leardini, verrà proiettato nel corso della kermesse francese

"Porto al Festival di Cannes il mio corto realizzato in 48 ore"

"Porto al Festival di Cannes il mio corto realizzato in 48 ore"

Da attore a sceneggiatore, fino al Festival del cinema di Cannes in un attimo. ll riminese Tomas Leardini (classe 1990) ha realizzato un grande nuovo sogno: scrivere un cortometraggio per il concorso internazionale 48h film project e arrivare tra i super finalisti. "Era la prima volta che scrivevo, l’ho fatto insieme ad un gruppo di sceneggiatori giovani e di talento, il team si chiama Cookie slatt, è stato davvero interessante – spiega Leardini – In 48 ore dovevamo costruire tutto, dalla progettazione alla sceneggiatura, fino alla produzione e montaggio. Tutto con budget ridotto. Alle selezioni italiane abbiamo vinto come miglior corto e miglior sceneggiatura. Al secondo step, a Lisbona, abbiamo vinto il premio come miglior film scelto dal pubblico. C’erano progetti da Giappone, America, Brasile. È stato davvero inaspettato".

E ora?

"Andremo a Cannes. Il nostro corto sarà proiettato durante il festival del cinema".

Come si chiama il corto e di cosa parla?

"È una storia di 7 minuti. Si intitola Buona da morire ed è una dark comedy ma anche road movie. Parla di come gli italiani santificano le persone scomparse. Naturalmente si gioca molto sull’ironia. Con me, nel cast, ci sono Dalila Aprile, Federico Bizzarri e Arianna Serrao".

Quali altri progetti la coinvolgono quest’anno?

"Serie tv, cinema e naturalmente moltissimo teatro. Su Rai Play sta funzionando benissimo la serie L’Effetto Dorothy, un mockumentary (finto documentario, ndr) che parla dell’università italiana e del precariato, dove intrepreto un ricercatore riminese super positivo. Nel cast c’è anche Ninni Bruschetta".

E poi?

"Uscirà sempre in Rai una serie su Guglielmo Marconi, con Accorsi come protagonista, dove sarò Galeazzo Ciano".

Per il cinema?

"Faccio parte del cast del nuovo film de Il Terzo segreto di satira, il set è ancora in corso".

Non manca il teatro.

"Quello è il mio mondo. La base del mio mestiere. Ho diverse date in tutta Italia tra quest’anno e il prossimo, con diverse compagnie e vari spettacoli. Alcuni del drammaturgo emergente Emanuele Aldrovandi. E poi c’è il monologo Cardiodrama che arriverà anche al Teatro Piccolo di Milano, dopo aver vinto un premio di distribuzione della regione Lombardia, chiamato Next, e ne sono molto orgoglioso".

Cosa le piace di più?

"Difficile scegliere. Certo, la mia nuova avventura a Roma mi sta avvicinando molto al cinema. Ma poi torno sempre al mio teatro. I progetti sono tantissimi ma sono felice di poter fare tutto e non fermarmi mai".

Rita Celli