Rimini, prostitute dell'Est in città per l'estate

Quaranta lucciole romene e bulgare arrivate negli ultimi tre giorni, in vista della stagione 'calda'

La calata delle prostitute

La calata delle prostitute

Rimini, 4 giugno 2018 - A differenza che per le forze dell’ordine, i rinforzi estivi delle lucciole hanno già cominciato ad arrivare. I numeri sono da far rizzare i capelli: negli ultimi giorni sarebbero almeno una quarantina le prostitute sbarcate in riviera. Le quali hanno già contattato gli avvocati per sapere come evitare di cadere nella ‘trappola’ della nuova ordinanza.

Il 'taglio del nastro’ è stato Rimini Wellness, spartiacque per le ragazze a luci rosse tra l’inverno e l’estate. La manifestazione, dicono i ben informati, ha fatto scattare una vera e propria migrazione, un anticipo, appunto, sui ‘rinforzi’ a luci rosse destinati al Riminese tra giugno e settembre. La nutrita schiera sarebbe scesa in Italia proprio a ridosso della manifestazione fieristica, circa una quarantina di ragazze, decise a rimanere per la stagione. Il 90 per cento delle giovani donne appena arrivate è naturalmente di nazionalità romena, mentre il resto è rappresentato in gran parte dalle bulgare.

Alcune di loro sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine che ogni anno arrivano per il ‘lavoro’ estivo. Altre invece sono nuove di zecca e sono le prime a portarsele dietro. Con la fiera a pieno ritmo, le ragazze tendono a piazzarsi nelle zone a ridosso degli alberghi, così da pescare nel gran mare degli operatori del settore fieristico e dei visitatori. Ma una volta finita la festa, la gran parte di loro andrà invece a piazzarsi sulla Statale e, raccontano loro stesse, usciranno allo scoperto un po’ più tardi rispetto al solito. Non prima delle undici di sera. La Statale per loro sembra essere la zona più sicura, o almeno meno battuta dalle forze dell’ordine che cercano di tenere pulito soprattutto il lungomare.

Ma le lucciole sanno anche che dovranno fare i conti con una guerra senza frontiere che Comune e divise hanno dichiarato loro. Per questo appena arrivate, le ragazze hanno cominciato a chiamare gli avvocati, per informarsi sulle ‘novità’ che le riguardano. Non sono delle sprovvedute e anche loro stanno affilando le armi per difendersi, al punto che a decine hanno chiesto ai legali di illuminarle circa la nuova ordinanza del sindaco di Rimini sul fronte della prostituzione che in qualche modo è rimbalzata fino alla Madre Patria.

La nuova ordinanza del Comune, oltre ad allargare le strade proibite alla prostituzione, punirà infatti ‘atteggiamenti d’invito’, di abbigliamento indecente e di ‘saluto allusivo’, a cui si aggiungerà la super sanzione e la segnalazione sia al Fisco che alla Finanza per la prostituta e il cliente. Nel mirino, ovviamente, anche ‘stazionamento’ e adescamento del cliente.

La maggiore preoccupazione delle prostitute, per loro stessa ammissione, non sono tanto le multe che vengono inflitte a loro e che trattano da sempre come fosse carta straccia, ma quelle fatte al cliente. "Quelle li spaventano davvero – dicono – e li tengono alla larga, e negli ultimi tempi ci sono in giro un sacco di forze dell’ordine". Una guerra che sono comunque intenzionate a combattere pur di non rinunciare allo stipendio.