Sesso in ‘vendita’ al mercato

Prostitute in azione nei sotterranei del centro commerciale San Francesco

Il mercato coperto  in via Castelfidardo a Rimini

Il mercato coperto in via Castelfidardo a Rimini

Rimini, 30 maggio 2015 - IL MERCATO del sesso. Prostitute e ‘prostituti’ - la par condicio a luci rosse è garantita - in azione nelle squallide toilette al piano interrato del mercato coperto San Francesco di via Castelfidardo. Premessa importante: il mercimonio non ha ovviamente nulla a che vedere con i responsabili e i commercianti della struttura. Che semmai sono a loro volta vittime di una situazione di degrado derivante dalle ‘cattive frequentazioni’ di un luogo pubblico. Frequentazioni che non giovano certo all’immagine del mercato coperto della città, dal 1969 frequentatissimo dai riminesi, 110 attività tra pescherie, macellerie, ortofrutta, panetterie, alimentari. Ma nei sotterranei si fa sesso a pagamento.

LA SEGNALAZIONE arrivata con una telefonata trova conferma sul posto. «Una delle donne che si offre per denaro la conosco bene – racconta un addetto a bagni e magazzino –. E’ romena, sulla cinquantina, mora, piuttosto robusta. Questa mattina è già venuta nei bagni due volte con altrettanti clienti, che raccoglie qui vicino, davanti alla chiesa di Santa Rita. Va nella toilette delle donne, soprattutto con uomini anziani, pensionati. Sa com’è, non sanno come passare il tempo. E lei si fa dare pochi soldi. L’altro giorno ci ho anche litigato. Io non ci andrei mai, ho paura delle malattie. Poi viene anche un uomo che abita in zona mare. Lui si apparta, sempre nei bagni, con altri uomini. Non so se si fa pagare».

Nell’antibagno entra per lavarsi un immigrato africano. Che viene subito ripreso dall’addetto: «Non puoi venire a lavarti qui!», gli urla. Il ragazzo conferma: «Vengo qui tutti i giorni per rimediare un po’ di frutta rimasta invenduta in regalo dai commercianti, ci sono donne e un uomo che si appartano nei bagni con altre persone, di solito anziani». Cade dalle nuvole il presidente del mercato coperto, Andrea Fabbri, commerciante nella pescheria: «Non so niente di traffici sessuali a pagamento nei sotterranei. Avevo sentito qualcosa, ma 6-7 anni fa».

«PROSTITUZIONE nei bagni? Corre questa voce – allarga le braccia un altro addetto della struttura –. C’è una romena sui 50 anni, che si offre ai pensionati. Non è una gran bellezza, ma credo chieda cifre basse». Altro problema segnalato da qualche cliente la presenza crescente tra i banchi del mercato coperto di extracomunitari che chiedono soldi. «Ne ho appena mandato via uno – continua l’addetto – ma è inutile, dopo un po’ ritornano». All’esterno invece la presenza di venditori africani di mercanzie varie è costante, qui come in altre zone di Rimini, a partire dal mercato ambulante del mercoledì e sabato in centro.

«Lucciole qui sotto? Io avevo sentito dire che c’era un giro di omosessuali che frequentano i bagni – dice Giancarlo Mussoni, titolare della macelleria equina che manda avanti con il figlio e la nuora –. Ma delle prostitute non avevo idea. Si vede che sono brave a non farsi notare più di tanto».

«Purtroppo invece si notano fin troppo, è una vergogna – tuona Monica Golfieri, la signora che ha segnalato la situazione –. Ci sono queste due romene che adescano gli anziani e poi si appartano nei bagni. E’ una vergogna che nel nostro mercato, dove io vado a fare la spesa tutti i giorni, accadano queste cose. E parlo anche a nome di un nutrito gruppo di persone scandalizzate come me, lo scriva pure». Il nostro blitz negli anfratti del mercato - fatto tra mezzogiorno e l’una - non porta all’individuazione di prostitute in azione, ma lo stato delle toilette è pietoso. Olezzo di urina, distributori di sapone liquido vuoti, i phon asciugamani entrambi rotti, scritte oscene con numeri telefonici per incontri sulle porte dei bagni.