Nuove telecamere a Rimini: 40 ‘occhi’ nei punti più caldi

Sono entrate in funzione durante le feste, piazzate sul lungomare e nelle aree del forese

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Per Pasqua più di 140 occhi elettronici puntati sulla città. Sono le telecamere messe in funzione dal Comune d Rimini. Fino ad alcune settimane fa si trattava di un centinaio di impianti, "ma per l’ultimo ponte se ne sono aggiunte una quarantina - precisa l’assessore Mattia Morolli -. Oggi ne abbiamo 144". Le telecamere per la videosorveglianza aumentano di numero seguendo le aree riqualificate in città e sul territorio. Così ne spuntano di nuove sul lungomare riqualificato e nelle piazze e vie del forese, dove negli ultimi anni l’amministrazione ha investito per creare nuovi spazi pubblici riqualificati. "La cosa è stata resa possibile - riprende Morolli - da un accordo stipulato con Tim. Abbiamo potenziato la videosorveglianza sul lungomare uno, quello terminato che corre da piazzale Fellini a piazzale Kennedy. A questo abbiamo aggiunto le aree del forese. Lo avevano detto nelle assemblea con la cittadinanza nel momento in cui partivano le riqualificazioni: oltre ai nuovi arredi volevamo dare anche un segnale di maggiore vicinanza e attenzione. Siamo andati a intervenire come richiesto dai cittadini".

Attenzioni che poco piacciono a chi non vorrebbe essere filmato mentre si trova in aree pubbliche, soprattutto se ha cattive intenzioni. Negli ultimi tempi diverse telecamere sono state rotte da ignoti. "Devo ringraziare il personale del Ced che è riuscito a sistemare in poco tempo gli impianti danneggiati, purtroppo, da vandali".

Sono entrati in funzione anche nuovi impianti con una maggiore efficienza. Si tratta di telecamere a 360 gradi "che permettono di vedere tutto ciò che accade in un ampio campo visivo. Ciò significa che se montate in una piazza, oltre all’area pubblica, agli arredi e a chi si ferma o passeggia, è possibile avere immagini della viabilità a fianco dell’area". Non un dettaglio di poco conto visto che in municipio intendono utilizzare gli impianti non solo per la videosorveglianza.

"Vogliamo candidarci al bando del Pnrr con un progetto di Control data room. Un sistema che ci permetterebbe di gestire gli impianti per ottenere dati utili non solo sul fronte della videosorveglianza. Ad esempio il sistema potrebbe consentirci di avere informazioni sui flussi di traffico così da meglio gestire non solo la viabilità, ma anche la circolazione in caso di eventi. Si tratta di informazioni molto importanti che possono essere utilizzate in più modi". Nel frattempo è in previsione un ulteriore ampliamento della videosorveglianza che porterà nell’arco di due anni a 250 impianti. "Questo ci permetterà di coprire anche il nuovo lungomare che corre da Torre Pedrera a Rivabella".

Andrea Oliva