"Questo era l’abbraccio che Sergio voleva"

La commozione della moglie e della figlia: "Grazie Rimini". La nipote di Fellini: "Ora lui e Federico torneranno a divertirsi insieme".

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di Manuel Spadazzi

"Mio padre voleva che il suo ultimo viaggio fosse quello del ritorno, definitivo, a Rimini. Desiderava riposare nella sua terra, vicino a Federico. Questo viaggio è come lui l’aveva immaginato". Valentina Zavoli parla mentre saluta commossa chi le si fa incontro. Sono gli amici di famiglia. Sono i figli, i nipoti dei compagni di avventure di Sergio. Sono i riminesi che l’hanno ammirato e gli hanno voluto bene. Né lei né Alessandra Chello, seconda moglie di Zavoli (si erano sposati tre anni fa) hanno voluto tenere discorsi al Galli, dov’era allestita la camera ardente. "Abbiamo preferito così – continua Valentina – Abbiamo voluto che fosse la sua voce stessa ad accompagnare il suo ultimo viaggio. Era giusto così".

Parla Sergio, allora, in questo giorno in cui Rimini gli rende omaggio. Parlano le sue interviste memorabili: spezzoni di un giornalismo che non c’è più, riproposti in loop nella sala del Galli, mentre sul palco scorrono immagini e fotografie: lui al Giro d’Italia, lui e Fellini, lui in tv, lui alla festa per i 90 anni a Rimini...

E’ un album di ricordi che la moglie Alessandra sfoglia con gli occhi e con il cuore: "E’ straordinario – dice – questo abbraccio di Rimini a Sergio. Un fantastico abbraccio, proprio con lo stile e il gusto che Sergio avrebbe voluto, in questo teatro al quale lui era tanto affezionato". Ieri non se l’è sentita di parlare, "ma tornerò presto qui a Rimini, tornerò tante volte", è la sua promessa, gli occhi lucidi coperti dagli occhiali.

Ha il volto rigato dalle lacrime anche Francesca Fabbri Fellini, nipote del Maestro. "Per me Sergio era come un zio, anzi lo chiamavo proprio così: lo zio Sergio". Ma anche per lei, come per tanti giornalisti, Zavoli è stato "un maestro. Da lui c’era sempre qualcosa da imparare. E’ stato unico nel modo di fare informazione in tv". Si ferma un attimo, riguardando la fotodi Zavoli che giganteggia sul Galli. "Era anche un bell’uomo. Zio Federico diceva sempre che aveva un profilo d’attore". L’amicizia tra i due è stata "qualcosa di grande. Erano due visionari legati da una complicità unica. A volte parlavano della morte, e Sergio gli chiedeva: Federico, che cosa ci aspetta dopo? Lo zio Federico rispondeva: non preoccuparti, il sipario non cala dopo la morte, anzi... si alza di nuovo. Ora torneranno a chiaccherare insieme come ai vecchi tempi".